Enna: assoluzione e prescrizione per i reati relativi alla chiesetta di Kamut
Il Tribunale di Enna ha assolto quattro imputati coinvolti in un processo legato all’abbattimento dei resti della chiesa di Kamut, nel corso di lavori per la messa in sicurezza della SP2. La decisione è stata presa a seguito della recente abolizione dell’articolo 323 del Codice penale riguardante l’abuso d’ufficio, concludendo che “il fatto non è più previsto dalla legge come reato”. Altri reati, tra cui il danneggiamento del patrimonio archeologico e falsità ideologica, sono stati dichiarati estinti per prescrizione.
Il caso e le indagini
L’inchiesta, avviata nel 2016 dalla Procura di Enna e dai Carabinieri, ruotava attorno al danneggiamento della chiesetta di Kamut durante lavori stradali effettuati dopo una frana. Gli imputati, imprenditori e tecnici, erano accusati di aver proceduto senza le autorizzazioni necessarie, abbandonando rifiuti speciali sul sito e falsificando documenti pubblici.
Le reazioni delle associazioni ambientaliste
Le associazioni ambientaliste, Legambiente e WWF, che si erano costituite parte civile, hanno espresso grande amarezza per l’esito del processo. Secondo i loro rappresentanti, l’assoluzione rappresenta un “colpo di spugna” che lascia impunita la distruzione di un importante bene culturale. Le associazioni hanno ribadito il loro impegno a continuare la battaglia per la tutela del patrimonio naturale e culturale.