Massimo Giletti lancia un appello per la crisi idrica a Enna. Se ne parlerà stasera su RAI3.
Il conduttore Massimo Giletti ha fatto un accorato appello agli ennesi in vista della puntata di stasera della sua trasmissione “Lo Stato delle Cose”, che andrà in onda su Rai 3 alle 21:20. Le telecamere saranno collegate da piazza San Francesco, dove Giletti invita i cittadini a partecipare attivamente alla discussione sulla grave crisi idrica che affligge la città.
Un invito alla partecipazione
Giletti ha dichiarato attraverso i social: “Abbiamo ricevuto tante telefonate da siciliani che dicono di non avere acqua nelle loro case. L’acqua arriva ogni tanto, a singhiozzo. Perché?” Questo interrogativo sottolinea la gravità della situazione e la necessità di un intervento immediato. Il giornalista ha esortato i cittadini a recarsi in piazza per unirsi alla protesta e far sentire la propria voce.
Il Comitato Senza Acqua Enna
Il Comitato Senza Acqua Enna sta mobilitando i cittadini per affrontare insieme questa emergenza, evidenziando come il problema dell’acqua sia diventato insostenibile per molte famiglie. La diretta di stasera offrirà una piattaforma per discutere le cause della crisi e le possibili soluzioni, cercando di sensibilizzare le istituzioni competenti.
Non tutta la provincia soffre
Non tutta le città dell provincia soffrono alla stessa maniera la crisi dell’acqua. Piazza Armerina grazie ai pozzi di cui è dotata ha acqua a sufficienza per scongiurare turnazioni impossibili come quelle di Enna e Caltanissetta. Speriamo che Giletti con la sua trasmissione non si lanci in descrizioni apocalittiche che potrebbero danneggiare il flusso turistico nella Città dei Mosaici dove gli effetti della siccità come abbiamo detto sono stati mitigarti per la presenza di pozzi già utilizzati dal gestore AcquaEnna e da quelli che sono stati scavati grazie all’intervento del sindaco Nino Cammarata. Il fabbisogno idrico di Piazza Armerina si aggira intorno ai 50 litri al secondo e attualmente siamo vicini a questa quota. Raccontare una storia diversa sarebbe controproducente per il turismo che, anche in questo periodo, lancia segnali positivi per la nostra economia.