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Donazione del sangue cordonale: alla scoperta di un’opportunità di solidarietà

Donazione del sangue cordonale: alla scoperta di un’opportunità di solidarietà

Ciarcià e Disimone
Ciarcià e Disimone

L’Azienda Sanitaria Provinciale di Enna ha avviato una campagna informativa sulla donazione del sangue del cordone ombelicale, coinvolgendo un numero crescente di donne. Secondo la dottoressa Stella Ciarcià, ginecologa e responsabile della Rete dei Consultori, nel 2023 sono state 254 le donne che hanno ricevuto informazioni dettagliate e sottoscritto l’informativa, con ulteriori 238 donne già registrate da gennaio ad agosto 2024.

La dottoressa Loredana Disimone, direttrice del Dipartimento Materno Infantile, ha spiegato che le donne in gravidanza che frequentano i corsi di accompagnamento al parto presso i Consultori ricevono un’informativa sulla donazione del sangue cordonale. Dopo aver discusso con gli operatori sanitari e chiarito eventuali dubbi, viene chiesto loro di firmare il consenso.

Il sangue del cordone ombelicale è una preziosa fonte di cellule staminali emopoietiche, essenziali per la produzione di globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Questo sangue può essere utilizzato per trapianti in pazienti affetti da malattie ematologiche come leucemie e linfomi, oltre a condizioni genetiche come l’anemia mediterranea. Le unità di sangue raccolte vengono conservate in una banca pubblica, garantendo qualità e disponibilità senza costi per le famiglie.

Recentemente, la Direzione Strategica dell’ASP di Enna ha firmato un protocollo d’intesa con l’Ospedale di Sciacca, dove la UOC di Medicina Trasfusionale funge da Centro Regionale per la Banca di Sangue Cordonale. Questo accordo mira a migliorare l’organizzazione della raccolta e garantire formazione adeguata al personale sanitario coinvolto.

La donazione del sangue cordonale non solo rappresenta un atto di solidarietà significativo—potenzialmente salvando vite—ma è anche un processo indolore e non invasivo per madre e neonato. La campagna informativa continua a sensibilizzare le future mamme sull’importanza di questa pratica, sottolineando i benefici sia per i donatori che per i riceventi.

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