Proposta di utilizzo delle riserve idriche: l’iniziativa del presidente dell’ATI, Nino Cammarata
Il presidente dell’Assemblea Territoriale Idrica (ATI) di Enna, Nino Cammarata, ha presentato alla Cabina di regia regionale una proposta per fronteggiare la crescente crisi idrica che minaccia la provincia. L’iniziativa prevede l’utilizzo dell’acqua proveniente da altre dighe e invasi della provincia, con l’obiettivo di rifornire i centri abitati più in difficoltà, in particolare quelli che non dispongono di risorse idriche proprie. Tale soluzione sarebbe di natura emergenziale, da attuare qualora la situazione critica della diga Ancipa peggiorasse ulteriormente, rischiando di lasciare i comuni senza approvvigionamento.
Discussioni e possibili sviluppi
Cammarata ha esposto la proposta durante una riunione con la Cabina di regia, ottenendo un primo riscontro positivo. In collaborazione con Siciliacque, si stanno esplorando soluzioni per potabilizzare l’acqua degli altri invasi. Tuttavia, il presidente ha evidenziato le difficoltà legate alla qualità dell’acqua, come nel caso di Villarosa, il cui bacino fornisce acqua salina. Nonostante le sfide, Cammarata si mostra fiducioso che sia possibile trovare un modo per soddisfare le esigenze idriche dei comuni in crisi.
Progetti in corso e obiettivi futuri
Durante un successivo intervento nel consiglio comunale di Enna, il presidente ha aggiornato sulle misure in corso per ridurre la dipendenza dalla diga Ancipa. Attualmente, sono in corso i lavori per attivare 14 nuovi pozzi nella provincia. Inoltre, si sta valutando la possibilità di utilizzare 4 litri al secondo d’acqua dal Consorzio di Bonifica, destinati principalmente ai comuni più colpiti dalla carenza idrica. Questo flusso, inizialmente stimato in 8 litri al secondo, è stato rivisto al ribasso, ma potrebbe comunque contribuire a mitigare la situazione.