Crisi idrica. il presidente dell’ATI,Cammarata: presto altri 4 pozzi a disposizione per la città di Piazza Armerina
Dodici città su venti, in provincia di Enna, sono già “affrancate” dalla diga Ancipa di Troina. Teoricamente, dunque, l’erogazione in questi centri non dipende già dall’invaso troinese: sono Aidone, Barrafranca, Nissoria, Piazza Armerina, Pietraperzia, Valguarnera e Villarosa. Questi, grazie agli interventi realizzati, si aggiungono ai territori dove, storicamente, l’erogazione non dipende già dall’invaso troinese perché già autosufficienti: sono Assoro, Catenanuova, Centuripe, Leonforte e Regalbuto.
A renderlo noto è il presidente dell’Assemblea territoriale idrica Nino Cammarata, sindaco di Piazza Armerina, che presiede – va ricordato– un’assemblea di sindaci. “L’assemblea – spiega – lavora da tempo per ripristinare la situazione anche in altri centri della provincia e comunque per intervenire e mitigare l’emergenza dove le città non hanno risorse proprie”. Nelle ultime settimane sono già stati completati da Acqua Enna gli interventi di revamping della sorgente “Furma” a Barrafranca e di trivellazione del pozzo gemello “Bosco 3” a Valguarnera. Sono incorso gli interventi di trivellazione di pozzi gemelli a Enna, “Bannatelle 3”; a Piazza Armerina, “Ingarronato 1 bis”; ad Assoro, precisamente nella frazione di San Giorgio; a Valguarnera, “Bosco 2”; e ad Agira, in contrada Piano della Corte. Tutti interventi che si dovrebbero concludere, indicativamente, tra la fine di settembre e il mese prossimo.
Ai lavori in corso seguiranno gli interventi di trivellazione di pozzi gemelli a Piazza Armerina, ben quattro, “Ceraso 2”, “Camatrice 3”,“Macello” e “Villa Garibaldi”; e 3 a Enna, “Bannatelle 2” ,“Bannatelle 5” eRonza”. I ritardi che si sono registrati rispetto alle previsioni iniziali sono stati dovuti alla conformazione geologica, che sta comportando in alcuni casi un allungamento dei tempi di realizzazione; e anche alla necessità di cambiare strategie concordate con la cabina di regia.
“I dati relativi ai nostri interventi sono pubblici, sono già stati pubblicati da tempo e lavoriamo nel pieno di un’emergenza che ci impegna costantemente – conclude il presidente Cammarata – ma ci teniamo a ricordare l’opera in corso, perché vogliamo che la gente sia consapevole di ciò che si sta facendo. Purtroppo lottiamo contro un problema che è al tempo stesso locale, siciliano, ma anche globale, perché il tema della siccità, mai come quest’anno, rientra in un’emergenza che è innegabilmente climatica. E facciamo tutto ciò che è possibile”.
Enna, 17settembre 2025