Enna: sindacati della Polizia Penitenziaria proclamano lo stato di agitazione
Le organizzazioni sindacali della Polizia Penitenziaria di Enna, tra cui SAPPE, UIL PA PP e U.S.P.P., hanno dichiarato lo stato di agitazione attraverso una nota unitaria. Questo documento, firmato da Liborio Severino, Lorenzo Meli e Filippo Bellavia, è stato inviato alle autorità competenti per denunciare le gravi condizioni di lavoro all’interno della Casa Circondariale “Luigi Bodenza” di Enna.
Carenza di personale e stress lavorativo
Il personale penitenziario opera in condizioni di grave carenza di personale, una situazione che, secondo i sindacati, compromette l’ordine e la sicurezza all’interno dell’istituto. Questa situazione, oltre a mettere a rischio la sicurezza, ha anche determinato un accumulo di stress tra i poliziotti, costretti a svolgere mansioni al di là delle loro competenze.
Eventi critici e mancanza di interventi
Nella nota, i sindacati segnalano diversi episodi critici, tra cui aggressioni e minacce, che peggiorano ulteriormente le già precarie condizioni di lavoro. Gli operatori penitenziari si sentono sempre più abbandonati e privi degli strumenti necessari per svolgere il loro compito. L’assenza di provvedimenti adeguati per dissuadere i detenuti più violenti alimenta una pericolosa sensazione di impunità.
Proteste e richiesta di interventi urgenti
I sindacati hanno quindi respinto la convocazione di un tavolo negoziale previsto per il 3 settembre, ritenendo insufficienti le misure proposte in precedenti incontri. Hanno annunciato l’avvio imminente di una manifestazione di protesta, che potrebbe includere anche uno sciopero della fame, per attirare l’attenzione pubblica e politica sulle difficili condizioni lavorative del personale di Polizia Penitenziaria a Enna.