Elena Pagana e il suo contributo per la comunità ennese. Dichiarazioni di Nino Cammarata, coordinatore provinciale di FdI
Le dimissioni di Elena Pagana, assessora al Territorio e ambiente, dovrebbero segnare l’inizio di una nuova fase per la maggioranza del Governo siciliano . Dopo 22 mesi di servizio, Pagana cede il posto alla sua compagna di partito, Giusi Savarino, esponente di Fratelli d’Italia.
Il sindaco di Piazza Armerina, Nino Cammarata, nella sua qualità di coordinatore provinciale di F.lli d’Italia, ha recentemente elogiato l’operato di Elena Pagana, assessore della Regione Siciliana, per il suo contributo significativo alla comunità ennese e alle politiche ambientali della regione. Cammarata ha dichiarato: “Elena Pagana ha rappresentato in modo esemplare ogni necessità della nostra Isola, ma da figlia di questo territorio è stata particolarmente attenta alle esigenze della comunità ennese, affrontando con la determinazione – che è propria di chi è nato a queste latitudini – emergenze e criticità ed avviando anche una importante fase di programmazione dei vari temi collegati alle politiche ambientali.”
Ringraziamenti della federazione di FdI della provincia di Enna
Il coordinatore di FdI della provincia di Enna ha sottolineato l’importanza del contributo di Pagana nel corso degli anni, affermando: “È doveroso da parte di tutta la federazione di FdI della provincia di Enna, ringraziare l’assessore Pagana per il prezioso contributo che ha dato in questi anni di amministrazione.” Cammarata ha evidenziato come l’attenzione di Pagana alle problematiche ambientali abbia portato a significativi progressi nella regione.
Progetti futuri: la Fondazione Lago di Pergusa
Nino Cammarata ha espresso l’auspicio di vedere presto operativa la Fondazione Lago di Pergusa, un progetto recentemente avviato da Elena Pagana. “Con l’auspicio di vedere pienamente operativa al più presto la Fondazione Lago di Pergusa, l’ultima intuizione, tra le tante, che Elena ha avuto modo di predisporre per il rilancio di un’area unanimemente riconosciuta patrimonio non solo del territorio dell’entroterra, ma di tutta la Regione Siciliana,”