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Enna – Maggiori particolari sull’operazione interforze di questa mattina conclusasi con l’arresto di 13 persone

Enna – Maggiori particolari sull’operazione interforze di questa mattina conclusasi con l’arresto di 13 persone

Come abbiamo già riferito, fin dalle prime luci dell’alba, circa 100 unità di polizia hanno eseguito una vasta operazione coordinata, portando all’arresto di 13 individui sospettati di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, nonché di accesso indebito a dispositivi di comunicazione in carcere. L’operazione ha visto la collaborazione della Polizia di Stato della Questura di Enna, del Nucleo Investigativo Regionale della Polizia Penitenziaria di Palermo e della Polizia Penitenziaria di Enna, sotto la direzione del Servizio Centrale Operativo e del Nucleo Investigativo Centrale.

Misure cautelari e perquisizioni

Le forze di polizia hanno eseguito 13 misure cautelari: 8 individui sono stati posti in custodia cautelare in carcere, 2 agli arresti domiciliari, 2 con obbligo di dimora, e un minorenne collocato in una comunità. Le operazioni si sono concentrate a Catania, dove risiedono la maggior parte degli indagati. Sei dei soggetti erano già detenuti per altri reati nelle carceri di Sicilia, Calabria e Toscana.

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Uso di droni per consegna di droga

Le indagini, iniziate nel giugno 2023, hanno rivelato che i sospetti utilizzavano droni per consegnare droga e telefoni cellulari ai detenuti. Di notte, i fornitori legavano le buste contenenti la droga a un drone, che veniva poi guidato fino alle finestre delle celle per la consegna. La notte del 4 ottobre 2023, due sospetti sono stati arrestati mentre cercavano di introdurre 524 grammi di hashish e 1,6 grammi di cocaina nel carcere di Enna utilizzando un drone. Sono stati sequestrati due droni e l’auto utilizzata per l’operazione.

In ottobre, perquisizioni mirate hanno portato al sequestro di droga e telefoni cellulari in una cella del carcere di Enna, nonché di micro-telefoni e stupefacenti nell’abitazione della moglie di un detenuto. Le indagini hanno rivelato che il gruppo criminale chiedeva tra i 2.500 e i 3.500 euro per ogni consegna di droga e telefoni in carcere.

 

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