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Imprese: Calò (Cna Sicilia) a Tamajo, un tavolo permanente sull’imprenditoria femminile

“Chiediamo un tavolo tecnico permanente per ridurre la distanza fra l’imprenditoria femminile e la politica”. È questa la richiesta avanzata da Claudia Calò, presidente regionale di Cna Impresa Donna Sicilia, in occasione del tavolo di confronto che si è tenuto lo scorso 13 giugno con l’Assessore regionale alle attività produttive Edy Tamajo, che ha accolto la proposta proponendo un calendario di incontri periodici. L’incontro è stato chiesto in rappresentanza delle 3.200 imprese femminili rappresentate.

“Abbiamo desiderato questo incontro – precisa Mariella Triolo, presidente nazionale del Comitato impresa donna (Cid) – per poter esprimere il volere della nostra associazione di rappresentanza femminile. Vogliamo dare un contributo che racchiuda proposte e istanze a sostegno dell’imprenditoria femminile, affinché le scelte operate da questo assessorato siano di sostegno reale alle esigenze e allo sviluppo del comparto”.

“Emerge il bisogno – aggiungono le imprenditrici – di dilazionare i piani di rientro imposti dall’Agenzia delle Entrate per le aziende che hanno attraversato la crisi generata dalla pandemia da Covid, nonché l’istituzione di un fondo di garanzia per l’accesso al credito per tutte quelle donne che spesso sono vittime di ‘violenza finanziaria’, quasi sempre da parte dei familiari”. “Riteniamo inoltre indispensabile – continuano – abbattere i limiti dell’età massima per la partecipazione ai bandi e riconoscere ‘impresa femminile’ qualunque attività con titolare e amministratore unico donna, anche se il resto della squadra è composta da uomini. Chiediamo che vengano agevolate e sostenute anche quelle imprese in cui i ruoli manageriali siano affidati a donne. Quest’ultimo punto, peraltro, si sposa con i dettami del Pnrr che premiano le aziende impegnate a riconoscere la parità di genere a prescindere dall’assetto societario, inserendo nel loro organigramma donne nelle posizioni di leadership. A tal proposito l’Assessorato potrebbe premiare le imprese che si doteranno di una certificazione sulla parità di genere, per la quale sono previsti bonus finanziari e sgravi fiscali”.

“A tal proposito – conclude Claudia Calò – registriamo positivamente la disponibilità dell’Assessore Tamajo che incontrerà la nostra delegazione fra circa dieci giorni”.

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