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Riapre il centro diurno “Voglia di vivere” per i disabili del Comune di Barrafranca

Riapre il centro diurno “Voglia di vivere” per i disabili del Comune di Barrafranca

Il Centro diurno “Voglia di vivere” per i disabili del Comune di Barrafranca riapre i battenti. Il Consorzio Siciliano di Riabilitazione (C.S.R.) ha deciso di dare seguito alla proposta del procuratore del C.S.R., Calogero Vetriolo, promotore di questo importante servizio fin dal 2001. Il Centro diurno è gestito dal C.S.R. in convenzione con gli Enti locali: inizialmente con Comune, Provincia di Enna e ASP, e successivamente con il solo Comune di Barrafranca. Tuttavia, dal 4 gennaio scorso, l’amministrazione comunale ha scelto di non proseguire il progetto del Centro diurno per persone disabili.

Il sostegno delle famiglie

“Adesso, dopo uno stallo durato alcuni mesi in cui abbiamo provato a dialogare con l’amministrazione comunale, abbiamo deciso di riprendere l’attività, accogliendo l’accorato appello dei genitori dei ragazzi che frequentavano il Centro diurno fino alla fine del 2023” ha dichiarato il Presidente del C.S.R., Sergio Lo Trovato. Il Centro diurno “Voglia di vivere” riaprirà il 17 giugno nei locali del C.S.R. barrese in Contrada Vicinale Pozzillo, offrendo un servizio di integrazione e socializzazione per circa 13 persone con disabilità, che potranno frequentare il Centro dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 13.

Un servizio fondamentale

“Si tratta di un servizio fondamentale per le persone con disabilità e per le loro famiglie” ha proseguito Lo Trovato. “I ragazzi infatti hanno un luogo in cui stare in compagnia, partecipare a laboratori e attività di integrazione sociale, mentre per le famiglie è un supporto indispensabile per gestire le attività quotidiane lavorative e familiari”. Nonostante il Comune abbia deciso di non finanziare più l’attività, il C.S.R. ha scelto di riattivare il servizio interamente a proprie spese, finanziandolo fino al 31 dicembre di quest’anno.

Il futuro del Centro diurno

“Ci auguriamo, per il futuro, di poter contare sul sostegno delle istituzioni locali e su relazioni più serene, in particolare con l’amministrazione comunale. Noi restiamo disponibili al dialogo e, soprattutto, riapriremo le porte di quella che per i nostri ragazzi è una ‘casa’, nonostante il nostro operato sia stato più volte criticato e messo in dubbio da quelle stesse istituzioni che per oltre vent’anni ci hanno sempre sostenuto” ha concluso il Presidente del C.S.R., Sergio Lo Trovato.

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