Il gruppo parlamentare “Sud Chiama Nord”: sulla gestione dell’acqua serve maggiore trasparenza
Il gruppo parlamentare “Sud Chiama Nord“, in una nota stampa, fa sapere che continua il suo impegno per fare chiarezza sulla gestione dell’acqua nella provincia di Enna. Durante l’assemblea svoltasi presso l’aula consiliare di Barrafranca, a cui hanno partecipato i sindaci della provincia, sono emerse numerose problematiche legate ai costi esorbitanti, alla scarsa qualità del servizio e all’erogazione di acqua torbida.
Richiesta di accesso agli atti
“In risposta alle crescenti preoccupazioni dei cittadini – si precisa nella nota stampa – che l’On. Ismaele La Vardera di S.C.N. ha inoltrato una formale richiesta di accesso agli atti amministrativi ad Acquaenna. La richiesta, datata ieri 27 maggio 2024, include la richiesta dei bilanci del triennio 2021-2023, le copie dei contratti di assunzione del personale e i contratti di fornitura. La finalità è quella di favorire una maggiore trasparenza nella gestione del servizio idrico integrato e di verificare l’efficacia della gestione affidata ad Acquaenna per 30 anni a partire dal 2024.
Problemi segnalati
Tra le problematiche segnalate dai residenti della provincia di Enna spiccano i disservizi che incidono direttamente sulla qualità della vita. In particolare, i cittadini hanno lamentato l’erogazione di acqua torbida, al limite della potabilità, e i costi elevati e ingiustificati delle bollette. ” La situazione è stata ritenuta inaccettabile – precisano da Sud Chiama Nord – e ha spinto l’On. La Vardera a richiedere un intervento per fare luce su una gestione percepita come poco trasparente”
Occorre migliorare la qualità del servizio
“Il gruppo parlamentare “Sud Chiama Nord” – conclude la nota – intende vigilare sulla gestione delle risorse idriche nella provincia di Enna, assicurando che la qualità del servizio sia migliorata e che i costi siano giustificati e trasparenti. La richiesta di accesso agli atti rappresenta un passo importante verso la trasparenza e la responsabilità nella gestione di un bene pubblico essenziale come l’acqua”