Inaugurato a Sperlinga il primo centro diurno siciliano per il contrasto al gioco d’azzardo patologico
Il Dipartimento Salute Mentale dell’Asp di Enna, attraverso la UOC Dipendenze patologiche diretta dalla D.ssa Carmela Murè, ha annunciato l’inaugurazione del primo Centro Diurno pubblico dedicato al trattamento del gioco d’azzardo patologico. Il centro, aperto il 17 maggio, è situato nel Comune di Sperlinga, in Via Santa Margherita, ed è gestito dalla Cooperativa Solidarietà Erbitense.
Struttura e gestione del centro
La nuova struttura offre 15 posti, di cui 10 in regime semi residenziale e 5 in regime residenziale. Il progetto, finanziato dal Ministero della Salute tramite il fondo per il contrasto al gioco d’azzardo patologico (L.208/2015, art.1 comma 946), mira a coprire il bacino d’utenza della Sicilia Orientale, che include le Asp di Enna, Messina, Catania, Siracusa e Ragusa. La gestione del centro è affidata a un’equipe multidisciplinare di 26 operatori professionali, tra cui psicologi, psicoterapeuti, educatori, assistenti sociali, infermieri e operatori socio-sanitari.
Un progetto ambizioso
Il centro diurno, denominato “La Tela”, rappresenta una risorsa essenziale per i pazienti affetti da disturbo da gioco d’azzardo patologico (GAP). La D.ssa Barbara Lo Votrico, presidente della Cooperativa Solidarietà Erbitense, ha spiegato che il nome “La Tela” è stato scelto per simboleggiare la trappola in cui il gioco d’azzardo intrappola i giocatori, offrendo loro una possibilità di liberarsi e ricostruire la propria vita.
Collaborazione e supporto
La D.ssa Carmela Murè ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra le diverse unità operative aziendali per il raggiungimento di questo traguardo, ringraziando in particolare la Direzione Strategica Aziendale, rappresentata dal Commissario Straordinario Dott. Mario Zappia, e l’amministrazione comunale di Sperlinga, con il Sindaco Dott. Giuseppe Cuccì.
Una risposta al bisogno di cura
Durante l’inaugurazione, il Dott. Mario Zappia ha espresso la sua soddisfazione per l’apertura del centro diurno, definendola una risposta concreta al bisogno di cura delle persone affette da gioco d’azzardo patologico, una malattia in grado di distruggere vite. Ha inoltre evidenziato come il raggiungimento di questo obiettivo sia stato possibile grazie all’impegno e alla dedizione di tutti i soggetti coinvolti.