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L’On. Lantieri: la crisi idrica si sovrappone ad una situazione già difficile. Stanziati 3 milioni di euro.

L’On. Lantieri: la crisi idrica si sovrappone ad una situazione già difficile. Stanziati 3 milioni di euro.

Martedì scorso, presso Palazzo d’Orleans, si è tenuta una riunione presieduta dal Presidente della Regione Schifani per affrontare la crisi idrica che affligge le aree interne della Sicilia. La cabina di regia istituita ad hoc ha individuato soluzioni immediate per alleviare la situazione.

L’Onorevole Luisa Lantieri in un comunicato fa sapere di aver partecipato attivamente, sollecitando tavoli istituzionali e convocando la IV Commissione, Ambiente territorio e mobilità, per rappresentare le problematiche degli agricoltori e allevatori e chiedere fondi al Governo regionale e nazionale. “Mi ero già attivata negli scorsi mesi sollecitando tavoli istituzionali ed incontri con le autorità competenti allarmata dal grido d’allarme che gli allevatori e agricoltori mi hanno rivolto”, ha dichiarato Lantieri. “Ogni anno sono intervenuta in questa stagione per risolvere il problema ma ho sempre ribadito che la crisi che coinvolge le province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna non fa che aggravare una condizione di fragilità e marginalità produttiva, economica e sociale che investe da anni queste aree interne.”


I finanziamenti previsti

La Presidenza della Regione ha stanziato 1,7 milioni di euro per il cofinanziamento del progetto di tre opere strategiche: il completamento dell’acquedotto Ancipa, l’interconnessione del sistema Garcia-Arancio con il sistema irriguo della diga Trinità e l’interconnessione della diga Rubino con la vasca di carico di Castellaccio. Inoltre, il Ministero delle Infrastrutture ha stanziato 1,5 milioni di euro per supportare queste iniziative.

Ricerca e riattivazione di nuove fonti idriche

Un milione di euro è stato destinato allo svolgimento di studi idrogeologici per individuare nuove falde acquifere. Sono previsti anche interventi di riattivazione di pozzi esistenti e la creazione di “pozzi gemelli”. “In queste ore la Presidenza della Regione ha previsto di stanziare 1,7 milioni di euro al cofinanziamento del progetto di fattibilità tecnico-economica di tre opere che consentiranno di veicolare importanti quantità di acqua verso zone che presentano situazioni di criticità”, ha spiegato Lantieri.

Riattivazione dei dissalatori

Duecentomila euro sono stati destinati alla Protezione Civile regionale per indagini sulle condotte marine, propedeutiche alla riattivazione dei dissalatori di Porto Empedocle, Gela e Trapani, per migliorare l’approvvigionamento idrico nelle zone colpite.

 

QUESTO IL COMUNICATO INTEGRALE DELL’ON.LUISA LANTIERI
CRISI IDRICA NELLE AREE INTERNE.

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On. Luisa Lantieri

Stanziati tre milioni di euro per il finanziamento di progetti per la ricerca di nuove fonti idriche, per la valutazione della possibilità di riattivare alcuni dissalatori e per la realizzazione di condotte idriche per alleviare le condizioni di crisi idrica di alcune aree dell’Isola.
Martedì scorso ho partecipato ad una riunione presso Palazzo d’Orleans alla Presidenza della Regione nel corso della quale la cabina di regia istituita ad hoc dal Presidente Schifani per la risoluzione di tale problematica ha cercato ed individuato soluzioni per far fronte alla grave crisi idrica che coinvolge le aree interne della Sicilia.
Mi ero già attivata negli scorsi mesi sollecitando tavoli istituzionali ed incontri con le autorità competenti allarmata dal grido d’allarme che gli allevatori e agricoltori mi hanno rivolto.
Lo scorso marzo ho convocato la IV Commissione, Ambiente territorio e mobilità, dove ho voluto che venisse audita una delegazione di agricoltori e allevatori al fine di rappresentare le loro problematiche e per chiedere al Governo regionale di intercedere con il Governo nazionale per ottenere fondi necessari per risolvere questa problematica.
Ogni anni sono intervenuta in questa stagione per risolvere il problema ma ho sempre ribadito che la crisi che coinvolge le province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna non fa che aggravare una condizione di fragilità e marginalità produttiva, economica e sociale che investe da anni queste aree interne.

Gli invasi sono semi vuoti ciò anche a causa delle precipitazioni scarse e della dispersione di oltre il 50% dell’acqua immessa.
Per questo ho chiesto interventi definitivi e non interventi tampone limitati alla sola fase di emergenza.
In queste ore la Presidenza della Regione ha previsto di stanziare 1,7 milioni di euro al cofinanziamento del progetto di fattibilità tecnico-economica di tre opere che consentiranno di veicolare importanti quantità di acqua verso zone che presentano situazioni di criticità: il completamento del sistema acquedottistico Ancipa, relativo alla condotta Piazza Armerina-Gela; l’interconnessione del sistema Garcia-Arancio con il sistema irriguo alimentato dalla diga Trinità; l’interconnessione della diga Rubino con la vasca di carico della stazione di rilascio Castellaccio a Paceco. A ciò si aggiunge lo stanziamento di 1,5 milioni di euro da parte dal Ministero delle Infrastrutture, su proposta dell’Autorità di bacino della Presidenza della Regione.

Un altro milione di euro è stato assegnato al dipartimento regionale Tecnico per lo svolgimento di studi idrogeologici finalizzati a individuare nuove falde acquifere.
A tutto ciò si affiancherà l’opera di riattivazione di pozzi già esistenti e non più produttivi o dalla portata ormai ridotta, e di realizzazione di cosiddetti “pozzi gemelli”, cioè la creazione di pozzi accanto a quelli già attivi.
Duecentomila euro vengono, infine, destinati alla Protezione civile regionale per lo svolgimento di indagini sulle condotte marine, propedeutiche alla progettazione dei lavori per la riattivazione dei dissalatori di Porto Empedocle, Gela e Trapani.

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