Piazza Armerina celebra 80 anni dell’Uciim: omaggio al fondatore Gesualdo Nosengo
La sezione locale dell’UCIIM (Unione Cattolica Italiana Insegnanti Medi) ha recentemente segnato l’ottantesimo anniversario dalla fondazione dell’organizzazione, avvenuta nel 1944. La celebrazione ha offerto l’opportunità di ricordare il fondatore, il professore Gesualdo Nosengo, grazie alla partecipazione speciale del suo nipote, il professore Serafino Nosengo.
Durante il convegno, la Presidente della sezione piazzese, la professoressa Marianna La Malfa, ha condiviso come l’invito a Serafino Nosengo sia nato: “Durante un convegno nazionale, ho proposto a Serafino di onorare la nostra sezione con i suoi ricordi personali sul fondatore, arricchendo il nostro evento con dettagli intimi e meno noti della vita di Gesualdo.” L’incontro si è tenuto nel suggestivo museo diocesano di Piazza Armerina, dove i partecipanti hanno potuto godere anche di esibizioni musicali e liriche, con la partecipazione di artisti locali quali la soprano Chiara Sardella e il pianista Gianluca Furnari.
Gli aneddoti e il retaggio di Gesualdo Nosengo
Il prof. Serafino Nosengo, con la sua profonda conoscenza storica e personale, ha descritto suo zio come un uomo di principi, spesso in contrasto con le convenzioni sociali del suo tempo. “Era una persona che viveva secondo i principi del Vangelo, applicati in ogni aspetto della sua vita quotidiana. Nonostante il suo carattere deciso, che talvolta lo poneva in contrasto con le autorità, il suo impegno nel campo educativo è stato pionieristico,” ha detto Serafino Nosengo.
Gesualdo Nosengo non solo fu tra i primi insegnanti laici a impartire lezioni di religione, ma durante il periodo fascista trovò rifugio in Vaticano a causa delle sue convinzioni anti-fasciste. La sua vita fu un esempio di coerenza e dedizione ai propri ideali, tanto da influenzare le future generazioni nella creazione di documenti fondamentali come il “Codice di Camaldoli”, che ha ispirato i Padri costituenti nella stesura della Costituzione italiana.
Contributi e riflessioni sulla figura di un educatore
L’evento ha visto anche la partecipazione di figure ecclesiastiche e accademiche, tra cui Mons. Antonio Scarcione, consulente ecclesiastico della sezione, e il prof. Sandro Torrisi, che hanno sottolineato l’impatto duraturo di Nosengo sull’educazione cattolica e sulla società italiana. L’intervento di Chiara Belluomo, coordinatrice della sezione UCIIM giovani, ha evidenziato come le nuove generazioni possano ancora oggi trarre ispirazione dalla sua vita e dal suo lavoro.
Questo anniversario non solo ha permesso di riflettere sulla storia e sull’impatto dell’UCIIM, ma ha anche rinnovato l’interesse verso il valore dell’educazione come strumento di cambiamento sociale e culturale, fedele agli ideali del suo illustre fondatore.