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Catania – Via al progetto internazionale per la valutazione dell’impatto del fumo sul sistema respiratorio con l’IA

Catania – Via al progetto internazionale per la valutazione dell’impatto del fumo sul sistema respiratorio con l’IA

Il Centro di Eccellenza per la Riduzione del Danno da Fumo (CoEHAR) dell’Università di Catania, sotto la guida del Prof. Riccardo Polosa, si conferma ancora una volta epicentro della ricerca internazionale ospitando un nuovo meeting di grande rilievo. Negli ultimi sei anni, il centro ha attirato a Catania centinaia di scienziati da tutto il mondo, rafforzando la propria posizione di leader nella ricerca sulle metodologie di riduzione del danno da fumo.

Il recente progetto “THRUST”, lanciato dal CoEHAR, mira a esplorare gli effetti del fumo sui polmoni utilizzando tecnologie all’avanguardia come la tomografia computerizzata ad alta risoluzione (HRCT) e strumenti di intelligenza artificiale. L’obiettivo è di ottenere una comprensione più dettagliata delle differenze nella salute polmonare tra fumatori, ex fumatori e non fumatori.

innovazione e collaborazione

Il Prof. Polosa spiega: “Attraverso l’uso dell’HRCT e l’intelligenza artificiale, intendiamo migliorare significativamente la nostra capacità di valutare e comprendere l’impatto del fumo sulla struttura polmonare”. Il progetto prevede il reclutamento di una coorte iniziale di 180 volontari sani, suddivisi in tre gruppi, per perfezionare la metodologia di ricerca prima di ampliare ulteriormente il campione di studio.

Una caratteristica distintiva di questo studio è l’uso combinato di tecnologie avanzate e test cardiorespiratori per correlare i dati ottenuti dalle HRCT con altri indicatori di salute polmonare e cardiovascolare.

un contributo internazionale

L’iniziativa vanta la collaborazione di illustri membri del CoEHAR, tra cui il Prof. Stefano Palmucci, la Prof.ssa Lucia Spicuzza, il Prof. Antonio Longo e il Prof. Davide Campagna. Tra i partner del progetto figurano Metanoic Health, ABF Laboratories e Eclat, spin off dell’Università di Catania, oltre a diversi medici coinvolti nel Regno Unito per la conduzione dello studio. Anche la Germania partecipa attivamente, dimostrando l’importanza e l’ampiezza della collaborazione internazionale.

Questo approccio multidisciplinare non solo rafforza la posizione di Catania come hub di eccellenza scientifica ma stimola anche un vivace interesse comunitario e governativo, confermando il potenziale di ricerca e innovazione del centro.

Luigi Schiavo per StartNews

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