Voto di scambio, mafia e corruzione: undici arresti in Sicilia, sospeso il vicepresidente leghista della regione
Una vasta operazione anticrimine ha portato all’arresto di undici persone in Sicilia, coinvolgendo politici, funzionari comunali e imprenditori. Le accuse variano tra scambio elettorale politico-mafioso e corruzione aggravata. Tra gli arrestati figurano il sindaco di Tremestieri Etneo e il vicepresidente della Regione, Luca Sammartino (Lega), che è stato sospeso.
Dettagli dell’operazione
I Carabinieri del comando provinciale di Catania stanno eseguendo una serie di ordinanze di custodia cautelare su mandato della Procura distrettuale. Le indagini, iniziate nel 2018, hanno messo in luce una rete di corruzione e scambio elettorale che coinvolgerebbe il sindaco di Tremestieri Etneo, Santi Rando, ora in carcere, e il suo ex oppositore politico, Mario Ronsisvalle, ai domiciliari. Luca Sammartino, vicepresidente della Regione Siciliana e assessore all’Agricoltura, è accusato di corruzione. Secondo la Procura, Sammartino avrebbe influenzato le decisioni amministrative in favore di imprenditori legati alla mafia, alterando le regole di competizione elettorale a proprio vantaggio.
Le implicazioni politiche
La gravità delle accuse ha portato alla sospensione di Sammartino, con il Presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, che assumerà ad interim le sue deleghe. L’operazione getta una nuova ombra sulla politica regionale, evidenziando come il sistema di corruzione e collegamenti mafiosi sia ancora radicato in alcune strutture di potere locali.