Restituzione di opere trafugate a Pietraperzia: tornano a casa le cariatidi di Gagini
Una cerimonia simbolica
Il 19 aprile 2024, la Chiesa Madre di Santa Maria Maggiore di Pietraperzia si appresta a vivere un momento di profonda emozione culturale e storica. Nelle sue antiche mura, verrà celebrata la restituzione di quattro preziose Cariatidi in marmo, opere del maestro Antonello Gagini, sottratte nel lontano 1990 e ora recuperate grazie a un’intensa attività investigativa. Le sculture, che rappresentano le virtù cardinali – Carità, Scienza, Medicina e Giustizia – sono state parte integrante del monumento funebre di Laura Barresi, aggiungendo non solo valore artistico ma anche storico e religioso al contesto in cui erano collocate.
Un’indagine complessa porta a risultati concreti
La restituzione è frutto di un’operazione coordinata dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, che ha visto la collaborazione sinergica tra i Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Palermo e le forze dell’ordine di Siracusa e Piazza Armerina. Questa operazione ha permesso di intercettare le colonne in vendita su una piattaforma e-commerce, riconducendole infine alle immagini conservate nella “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”. Questo database, unico nel suo genere a livello internazionale, ha giocato un ruolo cruciale nell’identificazione e nella successiva restituzione delle opere.
Una celebrazione che segna la storia
Alla cerimonia di restituzione, prevista per le 16:30, presenzieranno autorità civili e militari, testimoniando l’importanza dell’evento non solo per la comunità di Pietraperzia ma per l’intero paese. L’evento non solo celebra il ritorno di opere d’arte di inestimabile valore ma sottolinea anche l’efficacia e l’importanza della cooperazione tra diverse entità nella lotta contro il traffico illecito di beni culturali.