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Una migliore salute cerebrale? Innanzitutto evitare il fumo

Una migliore salute cerebrale? Innanzitutto evitare il fumo

La ricerca sulla salute cerebrale è un campo complesso e in continua evoluzione, con molti fattori che contribuiscono al declino cognitivo. Tuttavia, recenti studi hanno evidenziato un’abitudine particolarmente pericolosa per il benessere del nostro cervello: il fumo.

Il fumo: nnemico numero uno del vervello

La dott.ssa Amy Naquin-Chappel, neurologa presso l’Houston Methodist Willowbrook Hospital, sottolinea che, nonostante la presenza di numerosi fattori di rischio per il declino cognitivo – come obesità, diabete, ipertensione, colesterolo alto, genetica, disturbi del sonno, traumi cerebrali e depressione – il fumo si distingue come il più dannoso. Le ricerche indicano che il fumo aumenta significativamente il rischio di demenza e di disturbi neuropsichiatrici quali schizofrenia, depressione e ansia.

Il legame tra il fumo e il deterioramento della salute cerebrale è supportato da una solida base scientifica. Sebbene il meccanismo esatto attraverso il quale il fumo danneggia il cervello non sia ancora completamente chiaro, si ritiene che i danni cardiovascolari e respiratori correlati al fumo giochino un ruolo chiave. Studi di imaging hanno mostrato che i fumatori hanno un volume cerebrale totale inferiore rispetto ai non fumatori, inclusa una minore quantità di materia grigia, cruciale per la memoria, l’elaborazione delle emozioni e il controllo del movimento.

Mantenere il cervello sano: altre abitudini fondamentali

Oltre all’evitare il fumo, l’esercizio fisico regolare è essenziale per preservare la salute cerebrale e ridurre il rischio di declino cognitivo. La dott.ssa Naquin-Chappel raccomanda 150 minuti di esercizio cardiovascolare moderato a settimana, evidenziando come la sedentarietà raddoppi quasi il rischio di declino cognitivo rispetto a chi pratica regolarmente attività fisica. Un’alimentazione ricca di nutrienti, un consumo moderato di alcol e un sonno adeguato sono altri pilastri per la prevenzione del declino cognitivo. Queste sane abitudini contribuiscono a ridurre i rischi di ipertensione, colesterolo alto e diabete, tutti fattori di rischio per ictus e malattie cerebrovascolari che danneggiano il cervello.

Infine, è cruciale non smettere mai di imparare. La dott.ssa Naquin-Chappel paragona il cervello ai muscoli: per mantenerli in forma, è necessario esercitarli costantemente. Sia che si tratti di risolvere cruciverba, utilizzare app per esercizi cognitivi o impegnarsi in nuove attività di apprendimento, ogni sforzo contribuisce a mantenere la mente agile. Nonostante non sia possibile controllare completamente la nostra salute, il modo in cui viviamo ha un impatto significativo sul nostro invecchiamento. Ogni scelta, dal rifiutare una sigaretta al dedicarsi a un pasto nutriente o a una passeggiata, può fare la differenza per il benessere del nostro cervello.

Luigi schiavo per StartNews

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