Biennale di Malta. Parla Alessia Montani curatrice del padiglione di Piazza Armerina
Nell’ambito della Biennale d’Arte Contemporanea di Malta, Alessia Montani, curatrice del padiglione di Piazza Armerina, ha offerto interessanti spunti sulla valorizzazione delle antiche sementi e il loro impatto sulla biodiversità e la cultura. Montani, attraverso il suo progetto espositivo, si è concentrata sull’importanza di preservare la biodiversità non solo per le generazioni attuali ma anche per quelle future, in linea con le recenti riforme della Costituzione che vedono il diritto all’ambiente come inviolabile.
“Sono le antiche sementi, quei semi del mondo che hanno di fatto creato le civiltà” ha affermato Alessia Montani, sottolineando come le colture antiche rappresentino un patrimonio di inestimabile valore, intrinsecamente legato ai paesaggi, agli usi, e ai costumi derivanti dall’agricoltura. Questa visione pone l’accento non solo sull’importanza biologica e botanica delle sementi ma anche sul patrimonio immateriale che esse rappresentano. L’idea portante del padiglione di Piazza Armerina è quella di tutelare la biodiversità, “non solo per noi ma anche per le future generazioni,” ha aggiunto Montani, citando il riconoscimento costituzionale del diritto all’ambiente. Un approccio che abbraccia nuovi sistemi produttivi, valorizzando le antiche sementi.
Un punto focale del progetto di Montani è il coinvolgimento delle nuove generazioni. “È molto importante… Per far sì che loro possano comprendere il valore della biodiversità ed essere educati a preservarlo,” ha detto. In questo contesto, viene evidenziata una collaborazione con Michelangelo Pistoletto che ha visto la realizzazione di un’opera collettiva coinvolgendo bambini e lasciando le loro impronte nella farina di grano Russello, simbolo dell’antica sementa.
Questa iniziativa fa parte di un progetto più ampio del Consorzio di tutela delle Antiche Sementi AVASIM di cui parte anche di Piazza Armerina, che mira a creare la prima banca dei semi del mondo con finalità educative e divulgative. Montani conclude, “Questo è il motivo per cui ho pensato a un progetto curatoriale che unisca come tasselli di un mosaico le colture e le culture, prendendo spunto dal mosaico di Piazza Armerina, uno dei capolavori più famosi al mondo.”
Attraverso il padiglione di Piazza Armerina alla Biennale d’Arte Contemporanea di Malta, Alessia Montani offre una visione innovativa e profondamente radicata nella storia e nella cultura, evidenziando l’importanza della biodiversità e dell’educazione ambientale per le generazioni future.