La siccità colpisce duro: in provincia di Enna riduzione dell’erogazione idrica. Piazza Armerina inclusa.
La Sicilia si trova di fronte a una crisi idrica che va oltre i danni all’agricoltura, già gravemente colpita, al punto tale da indurre la Regione a proclamare lo stato di emergenza. La situazione critica si riflette ora anche sulla vita quotidiana delle persone. In particolare, 16 comuni del territorio ennese e la zona industriale del Dittaino sono destinati a subire una riduzione nell’erogazione dell’acqua, come comunicato da Acquaenna, la società che gestisce il servizio idrico nella zona.
Questa drastica misura è la diretta conseguenza della carenza idrica che affligge la diga Ancipa, il cui livello dell’acqua continua a diminuire. Siciliacque, l’ente che supervisiona la diga, ha trasmesso una comunicazione in cui si annuncia una riduzione dei prelievi idrici del 25% a causa della persistente siccità. Da lunedì 11 marzo, pertanto, sarà necessario ridurre l’erogazione idrica ai comuni serviti, adeguandola alla minore disponibilità d’acqua.
I comuni interessati da questa misura includono: Agira, Aidone, Assoro e la frazione di San Giorgio, l’area industriale Asi Mulinello del Dittaino, Barrafranca, Calascibetta, Cerami, Enna, Gagliano Castelferrato, Nicosia, Nissoria, Piazza Armerina, Pietraperzia, Sperlinga, Troina, Valguarnera Caropepe e Villarosa. Acquaenna ha assicurato che le modalità di questa riduzione saranno comunicate tempestivamente sia ai comuni coinvolti che agli utenti.
Oltre a impattare la vita quotidiana, la siccità ha causato danni significativi all’agricoltura, settore vitale per l’economia dell’isola. La riduzione delle risorse idriche ha portato a raccolti minori e a una qualità inferiore dei prodotti, con conseguenti aumenti dei prezzi che destabilizzano il mercato sia locale che nazionale. Anche la zootecnia è in crisi, dato che la mancanza d’acqua limita l’irrigazione delle colture e le risorse necessarie per l’allevamento e il benessere degli animali, fondamentali per la produzione di latte e carne.
La situazione attuale mette in evidenza l’importanza di adottare misure di gestione sostenibile delle risorse idriche e di prepararsi adeguatamente a fronteggiare gli effetti sempre più tangibili dei cambiamenti climatici.
(nella foto la diga Ancipa)