Piazza Armerina – Al cinema Garibaldi il film Yorgos Lanthimos “Povere Creature”
LA NOSTRA RECENSIONE
Una nuova perla si è aggiunta alla filmografia del regista greco Yorgos Lanthimos, famoso per il suo stile inconfondibile e per opere che si stagliano al di là dei confini di genere convenzionali. La sua ultima fatica, “Povere creature!”, ha fatto il suo debutto al Festival del Cinema di Venezia, sorprendendo il pubblico con un’opera che naviga verso la dolcezza attraverso un percorso narrativo insolito e affascinante.
La pellicola si basa sul romanzo omonimo di Alasdair Gray del 1992, e ci trasporta in un’avventura di formazione con toni fantascientifici. Il film segue le vicissitudini di Bella Baxter, interpretata dalla talentuosa Emma Stone, una creatura frankensteiniana che, resuscitata da un escentrico scienziato di nome Godwin – una performance memorabile di Willem Dafoe – inizia il suo peculiare percorso di crescita nel mondo vittoriano.
Stone offre una rappresentazione straordinaria di Bella, una figura simultaneamente infantile e materna, che si destreggia tra la fragilità di un neonato e l’astuzia di una donna adulta. Il suo personaggio si evolve in modo rapidissimo, imparando ogni giorno parole nuove e scoprendo il mondo con occhi pieni di meraviglia e una freschezza disarmante.
Il film, ambientato in una versione alternativa dell’Europa dell’1880 che si snoda tra Londra, Lisbona e Parigi, si tinge di sfumature steampunk e di estetica che omaggia le atmosfere surreali tipiche di Terry Gilliam. L’ambiente scenico, tra scenografie teatrali e costumi che fondono l’eleganza vittoriana e la moda dei swingin’ sixties, crea un universo visivo incantevole, anche se a tratti rischia di appesantire la narrazione con il suo stile marcato.
Yorgos Lanthimos, conosciuto per la sua capacità di esplorare tematiche complesse con un linguaggio cinematografico tagliente, non manca di inserire incisive riflessioni politiche e sociali. “Povere creature!” va al di là del semplice intrattenimento, spingendo lo spettatore a interrogarsi sui ruoli e i sistemi di potere attraverso gli occhi innocenti e indagatori di Bella.
La Stone si muove con audacia attraverso scene che richiedono una forte presenza emotiva, transitando con naturalezza da momenti di puro divertimento a quelli di introspezione profonda. La sua interpretazione guida lo spettatore attraverso la trasformazione di Bella da ingenua creatura a donna consapevole, offrendo uno spaccato sulla condizione femminile e sulla ricerca di identità in un mondo che spesso sembra troppo stretto per contenere l’unicità dell’individuo.
“Povere creature!” si rivela così un’opera che sfida le etichette, un film dove Lanthimos si concede al sentimento senza mai cedere al banale, mantenendo quella vena di stranezza che lo contraddistingue, e che impedisce al film di scadere nella retorica. Emma Stone brilla in questo affresco cinematografico, confermandosi ancora una volta come una delle interpreti più versatili e carismatiche del nostro tempo
Lucia Sansone per StartNews