Importante trasferta romana del sindaco Cammarata e dell’assessore Messina. Piazza Armerina inserita nel progetto “Turismo delle radici”
La recente trasferta a Roma del sindaco di Piazza Armerina, Nino Cammarata, e dell’assessore Ettore Messina, si è rivelata ricca di sviluppi promettenti per il futuro turistico di Piazza Armerina. I loro incontri hanno evidenziato progetti e iniziative che potrebbero portare significativi benefici alla comunità.
Il sindaco Nino Cammarata ha espresso ottimismo per il progetto “Turismo delle Radici”, dichiarando: “Il Nostro Comune Scelto dal Ministero per il Progetto Turismo delle Radici, un’Opportunità da Non Perdere” . “Per farvi un piccolo esempio, – continua Cammarata – nel registro AIRE (anagrafe italiani residenti all’estero) del nostro comune sono iscritti circa 7.500 piazzesi residenti all’estero, che rappresentano solo una parte dei tanti emigrati nel corso dei decenni. Questo progetto, vedrà il coordinamento direttamente del Ministero, che metterà a disposizione, in fase di coordinamento, ambasciate e istituti di cultura nei vari stati. Sono previsti incentivi anche per le rotte aeree”
Risultati significativi: L’assessore Ettore Messina ha sottolineato: “Rientriamo da Roma con importanti risultati. Con il Sindaco abbiamo partecipato all’incontro organizzato dal Ministro degli esteri presso la Farnesina sul ‘turismo delle radici’.” Questo progetto punta a riconnettere gli italiani all’estero con le loro origini, promuovendo il turismo verso le aree da cui provengono i loro antenati. Un altro aspetto fondamentale della visita è stato l’incontro con il dottor Roberto Grossi e il Maestro Stefano Mastruzzi per l’organizzazione del ‘Between Jazz Festival 24’. Questa iniziativa potrebbe fungere da catalizzatore per la promozione culturale e artistica di Piazza Armerina. Durante la visita al ministero dei beni culturali, sono stati gettati i semi per future collaborazioni. Come ha affermato l’assessore Messina, “abbiamo intrapreso rapporti istituzionali propedeutici a importanti iniziative future.”
Queste iniziative non solo offrono un’opportunità unica per valorizzare le radici culturali e storiche di Piazza Armerina, ma fungono anche da catalizzatore per nuove opportunità di sviluppo, rafforzando il legame tra il comune e la diaspora italiana nel mondo. Con un’attenta pianificazione e una strategia mirata, Piazza Armerina si sta posizionando come un punto di riferimento nel panorama culturale e turistico nazionale.
IL PROGETTO NINISTERIALE “TURISMO DELLE RADICI”
Il progetto “Turismo delle Radici” è un’importante iniziativa in Italia che mira a coinvolgere una vasta gamma di italiani all’estero, italo-discendenti e oriundi italiani nel mondo, con un focus specifico sui piccoli borghi e le zone rurali d’Italia. Finanziato con un budget di 20 milioni di euro dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), questo progetto si propone di valorizzare e rilanciare il turismo, in particolare nei piccoli centri, dopo la pandemia del Covid-19, utilizzando strategie di ecosostenibilità e digitalizzazione.
L’iniziativa è stata presentata dai ministri degli Esteri, del Turismo, dell’Istruzione, dell’Università e dal sottosegretario alla Cultura, e mira a riscoprire le origini culturali e storiche degli italiani nel mondo, con un focus su tradizioni, testimonianze, artigianato e gastronomia. I comuni sotto i 5.000 abitanti sono i principali destinatari di questo progetto, che prevede la ristrutturazione e il recupero di abitazioni e infrastrutture in disuso e il sostegno ai fornitori di servizi e prodotti locali.
Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in particolare la Direzione Generale per gli Italiani all’Estero, ha avviato una serie di progetti correlati al Turismo delle Radici, tra cui la pubblicazione di guide turistiche, ricerche sul turismo delle radici e la formazione di operatori turistici specializzati in questo segmento.
Il turismo delle radici è considerato un segmento cruciale del turismo italiano, che si rivolge a un bacino stimato di circa 80 milioni di persone in tutto il mondo, con l’obiettivo di incentivare la visita di questi discendenti italiani nei luoghi di origine dei loro antenati. Questo segmento turistico è stato riconosciuto come un potenziale volano per la nuova occupazione e la valorizzazione dei piccoli borghi italiani, particolarmente colpiti dallo spopolamento.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha sottolineato l’importanza di valorizzare il turismo nei piccoli centri, non limitandosi alle grandi città, evidenziando la potenzialità di raddoppiare o triplicare le presenze turistiche. Ha anche messo in evidenza la necessità di una collaborazione tra i diversi ministeri e i comuni per portare a casa il miglior risultato possibile.
La ministra del Turismo, Daniela Santanchè, ha parlato dell’importanza di questo segmento turistico per il turismo italiano, rivolgendosi a un bacino di utenza stimato in circa 80 milioni di persone, ovvero gli italiani di seconda e terza generazione che vivono all’estero. Ha evidenziato il forte legame di questi italiani con il loro Paese di origine e il loro desiderio di tornare per conoscere la storia della loro famiglia e le loro radici.