Acqua: l’importanza di puntare su consumi responsabili
L’acqua dolce utile per il consumo umano rappresenta una piccola parte di tutta la risorsa idrica presente sulla Terra, con una distribuzione che non è omogenea a livello globale.
Inoltre, bisogna considerare che si tratta comunque di una risorsa sempre più scarsa, un aspetto che può arrivare a incidere significativamente in futuro anche in tutte quelle aree in cui l’approvvigionamento idrico al momento non costituisce un problema. In più, è necessario tenere conto anche dei costi elevati che bisogna sostenere per la potabilizzazione e la distribuzione.
Attualmente, quindi, risulta fondamentale promuovere il consumo responsabile d’acqua e il risparmio idrico, così da garantire a tutti un accesso adeguato. Un utilizzo eccessivo contribuisce infatti allo stress idrico mondiale, con l’inquinamento dell’acqua che al momento è superiore alla capacità naturale di rigenerazione e purificazione.
Per tutte queste ragioni, garantire modelli di produzione e consumo sostenibili è uno degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU sottoscritta nel 2015 dai 193 Paesi membri dell’Organizzazione Intergovernativa.
Le buone abitudini in casa per ridurre la propria impronta idrica
Come si legge nell’approfondimento proposto dal web magazine Acqua del Rubinetto, in Italia il consumo di acqua risulta essere tra i più elevati a livello pro capite, motivo per cui è importante stabilire come favorire una gestione più efficiente di questa risorsa.
Innanzitutto, è fondamentale conoscere le proprie abitudini, monitorando il contatore e conoscendo i comportamenti che causano gli sprechi maggiori per agire in modo consapevole e mirato.
Secondo la guida dell’ENEA, per esempio, è fondamentale evitare perdite occulte attraverso una corretta manutenzione dell’impianto idraulico, in quanto un rubinetto che gocciola causa la dispersione fino a 5 litri al giorno d’acqua.
Bisogna anche chiudere l’acqua del rubinetto evitando che scorra inutilmente, con la possibilità di risparmiare fino a 30 litri d’acqua per lavarsi i denti, fino a 20 litri per la rasatura e circa 6 litri d’acqua per lavarsi le mani.
Allo stesso modo, scegliere la doccia invece del bagno in vasca permette di risparmiare fino a 1.200 litri d’acqua all’anno, poiché mentre per il bagno in vasca si consumano fino a 160 litri d’acqua per una doccia di 5 minuti l’impronta idrica scende a soli 40 litri. Per l’ENEA è altrettanto importante chiudere l’impianto idrico in caso di assenza prolungata da casa, per esempio quando si parte per le vacanze, evitando consumi occulti dovuti a perdite e rotture impreviste.
Un altro accorgimento utile è riutilizzare l’acqua di cottura, oppure quella usata per lavare le verdure, infatti quando non è salata può essere impiegata per annaffiare le piante o sciacquare i piatti prima di riporli all’interno della lavastoviglie.
Il risparmio idrico per un utilizzo più sostenibile dell’acqua
Oltre alle buone abitudini che consentono di consumare meno acqua in casa, è possibile adottare alcune soluzioni efficaci per ottimizzare ulteriormente la propria impronta idrica.
Per esempio, installare gli sciacquoni a doppio getto nei servizi igienici consente di risparmiare fino a 100 litri d’acqua al giorno, inoltre è consigliabile sostituire i rubinetti convenzionali con dei sistemi rompigetto aerati o dotati di sensori per diminuire il flusso d’acqua senza compromettere il comfort abitativo.
Secondo l’ENEA è importante usare lavatrice e lavastoviglie sempre a pieno carico, infatti questo accorgimento permette di ottimizzare i consumi idrici evitando gli sprechi, acquistando degli elettrodomestici più efficienti che utilizzano meno acqua ed energia per funzionare.
È possibile anche installare dei sistemi di raccolta delle acque piovane, considerando che una superficie di 80 metri quadri è sufficiente per il fabbisogno idrico annuale di una persona, usando l’acqua raccolta per innaffiare o lavare la casa.
Anche coprire la piscina garantisce un importante risparmio idrico, grazie alla possibilità di ridurre l’evaporazione e diminuire la quantità idrica necessaria per i rabbocchi d’acqua.
È possibile anche optare per impianti di irrigazione a goccia e temporizzati al posto dell’innaffiamento tradizionale, oppure installare delle coperture vegetali sul tetto.
Una gestione responsabile della risorsa idrica non solo contribuisce a preservare l’idrosfera e garantisce un maggiore benessere a tutta la collettività, ma permette anche di risparmiare sulla bolletta dell’acqua e usufruire di un vantaggio economico utile per il bilancio familiare.