Piazza Armerina – Convocato il Consiglio comunale. Un solo punto all’ordine del giorno: uno spreco di risorse?
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Il 17 novembre si terrà una nuova convocazione del consiglio comunale di Piazza Armerina, un evento che solleva non poche perplessità. L’unico punto all’ordine del giorno è la rendicontazione delle spese sostenute dal Comune per gli eventi estivi. La trasparenza è un pilastro fondamentale della gestione amministrativa, ma quando si tratta di discutere atti già disponibili al pubblico all’albo pretorio, ci si interroga sull’opportunità di una convocazione che appare più formale che sostanziale. La rendicontazione delle spese è un atto dovuto e necessario, ma la scelta di dedicare un’intera sessione consiliare a un tema già documentato e pubblico solleva dubbi.
La critica non si ferma alla questione procedurale, ma si estende all’uso delle risorse comunali. Convocare il consiglio comunale comporta dei costi non indifferenti e l’allocazione di tempo e risorse umane che potrebbero essere impiegate in maniera più produttiva. In un periodo in cui ogni euro dovrebbe essere speso con oculatezza, la decisione di tenere una seduta per un singolo punto all’ordine del giorno sembra non tenere conto della necessità di ottimizzare le risorse a disposizione.
Inoltre, la rendicontazione post-eventi potrebbe essere vista come un’occasione mancata per un dibattito costruttivo pre-eventi, dove il consiglio avrebbe potuto esercitare un ruolo più attivo e propositivo nella pianificazione e nell’approvazione delle iniziative estive.
In conclusione ci sembra di popter dire che mentre la trasparenza amministrativa è sempre auspicabile, è fondamentale che essa sia accompagnata da un’attenta valutazione sull’impiego delle risorse comunali. La convocazione del consiglio comunale di Piazza Armerina, così come strutturata, sembra trascurare questo aspetto, dando vita a un paradosso amministrativo: si discute di spese in un contesto che ne genera di nuove, forse non strettamente necessarie.