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Facebook e Instagram: a pagamento per chi vuole evitare la pubblicità.Un futuro di pagine ingombranti?

Facebook e Instagram: a pagamento per chi vuole evitare la pubblicità.Un futuro di pagine ingombranti?

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Meta, l’azienda che controlla Facebook e Instagram, sta valutando l’introduzione di un abbonamento mensile per chi desidera evitare la visualizzazione di annunci pubblicitari. Questa mossa è una risposta alle nuove normative europee sulla privacy, che hanno messo in discussione le modalità con cui Meta mostra annunci personalizzati agli utenti. Il costo dell’abbonamento varierà in base al dispositivo utilizzato: 10 euro al mese per l’accesso da desktop e circa 13 euro al mese per l’accesso da mobile. Con l’introduzione di questa opzione a pagamento, è probabile che gli utenti che non sono disposti a pagare si troveranno ad affrontare un incremento della pubblicità sulle loro timeline. Questo potrebbe rendere l’esperienza su Facebook e Instagram meno piacevole e più complicata, dato che gli annunci potrebbero diventare più invasivi e frequenti.

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I commenti su Facebook spesso fanno innervosire.

Una scelta obbligata?

La decisione di Meta di offrire un’alternativa a pagamento potrebbe essere vista come un tentativo di aggirare le normative sulla privacy. Tuttavia, ciò solleva la questione etica su quanto sia giusto far pagare gli utenti per una navigazione “pulita”, mentre chi non paga dovrà “subire” una quantità sempre maggiore di annunci pubblicitari. La strategia di Meta potrebbe avere un impatto significativo sul modo in cui gli utenti interagiscono con i social media. Se da un lato l’opzione a pagamento potrebbe attrarre coloro che desiderano un’esperienza senza pubblicità, dall’altro potrebbe allontanare gli utenti che trovano la presenza di annunci sempre più invasiva e fastidiosa. In ogni caso, sembra che la pubblicità stia diventando un elemento sempre più centrale nell’esperienza degli utenti, con tutte le implicazioni che ciò comporta.

La fuga da Facebook

Un fenomeno che non può essere ignorato è la diminuzione dell’engagement su Facebook, che abbiamo notato anche attraverso l’analisi del traffico verso il nostro sito StartNews. Se prima l’80% dei visitatori arrivava sul nostro sito attraverso Facebook, oggi quella percentuale è drasticamente calata al 25%. Sono ogni giorni di più gli ingressi diretti ovvero di persone che digitano sui loro smartphone sui computer www.start-news.it . Il nostro non è un caso isolato, ma una tendenza in crescita che si sta consolidando da qualche anno.

La ragione? Oltre all’incremento della pubblicità, molti utenti sono infastiditi dai commenti violenti o inappropriati che spesso popolano le discussioni sul social network, creando un ambiente di lettura teso e poco piacevole. Questo ha portato molti a cercare alternative più rilassanti e ordinate, come il nostro sito, che offre un’esperienza di lettura curata e aggiornata, lontana dal caos e dalla negatività che sembrano aver invaso Facebook.

In questo contesto, la decisione di Meta di rendere Facebook e Instagram a pagamento per evitare la pubblicità potrebbe non essere sufficiente a invertire questa tendenza. Gli utenti, infatti, sembrano essere alla ricerca non solo di una piattaforma senza pubblicità, ma anche di un ambiente più sano e rispettoso, qualità che al momento Facebook sembra non essere in grado di offrire.

Nicola Lo Iacono per StartNews

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