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Bolletta energetica: il consiglio comunale di Piazza Armerina dà il via libera alla “Comunità Energetica”.

Bolletta energetica: il consiglio comunale di Piazza Armerina dà il via libera alla “Comunità Energetica”.

 

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Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità il progetto che mira a fare di Piazza Armerina una “comunità energetica” (clicca qui per approfondire)  dove cittadini, operatori economici e imprese faranno rete per abbattere i costi, produrre e consumare in maniera sostenibile energia pulita. E per aiutare, tutti assieme, le famiglie più disagiate. Il documento è stato illustrato questa mattina dalla capogruppo di Fratelli d’Italia in aula, Deborah Zanerolli, e dalla vicepresidente del consiglio comunale Giada Sarda.

“Il Comune – spiega la consigliera Zanerolli – grazie all’impegno dell’amministrazione e del dirigente dell’ufficio tecnico, l’ingegnere capo Duminuco, è riuscito ad accedere al bando pubblicato dalla Regione Sicilia sulla costituzione delle comunità energetiche. Anche per questo sono particolarmente contenta del fatto che l’unanimità del consiglio comunale abbia compreso e condiviso l’importanza del progetto, approvandolo. Questo ci consentirà di creare un modello virtuoso sull’autoproduzione e l’autoconsumo di energie provenienti da fonti rinnovabili”.

Dopo il via libera da parte del consiglio, con l’atto costitutivo l’ente pubblicherà un bando per dar vita all’idea di comunità. L’approvazione in aula è stato il primo step. I prossimi saranno la pubblicazione del bando, con cui ogni cittadino potrà decidere di associarsi come produttore, consumatore, o entrambe le categorie. Il guadagno, per chi aderisce, è immediato: un abbattimento del costo, se consumatore; un utilizzo ottimale delle energie pulite, se produttore e consumatore.

In questo modo, dunque, si promuove il concetto di “autoconsumo” energetico. Un approccio che ha un impatto ambientale di tutta evidenza: utilizzando energie pulite e rinnovabili, si riducono le emissioni di co2. Una volta raccolte le adesioni dei cittadini, si passerà alla costituzione della comunità. Sarà depositato l’atto costitutivo da un notaio e poi tutto sarà pronto.

“Ci tengo a sottolineare che il progetto – conclude la vicepresidente del consiglio comunale Giada Sarda – si focalizza anche sul tema della povertà energetica: il 10 per cento è destinato proprio ad andare a soddisfare il fabbisogno della povertà energetica. Inoltre, va evidenziato, aderiamo per abbattere i costi energetici, ma non dobbiamo sottovalutare l’aspetto ambientale, che ci sta particolarmente a cuore”.

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