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Precari della pubblica amministrazione di Enna in mobilitazione: un appello per il cambiamento

Precari della pubblica amministrazione di Enna in mobilitazione: un appello per il cambiamento

Il 4 ottobre si terrà un importante sit-in regionale a Enna, organizzato da CGIL Sicilia, FP Sicilia e NIDIL Sicilia. L’evento vedrà la partecipazione di una folta delegazione di precari della pubblica amministrazione di Enna e rappresentanti sindacali di alto profilo come Maria Grazia Gabrielli e Tatiana Cazzaniga. Il Segretario Generale della Funzione Pubblica Cgil di Enna, Alfredo Schilirò, sottolinea la gravità della situazione. In Sicilia, ci sono circa 24.000 precari nel settore pubblico, di cui almeno 14.000 nel comparto sanitario. A questi si aggiungono migliaia di contrattisti part-time negli enti locali che chiedono un aumento delle ore lavorative.

A Enna, la situazione è ancor più critica. Molti dipendenti degli enti locali lavorano per poche ore a settimana, con conseguenze dirette sui loro salari e sull’efficienza degli enti stessi. La carestia di dirigenti e responsabili in vari settori aggrava ulteriormente il quadro.Nel settore sanitario, la situazione è descritta come catastrofica. Reparti sanitari scoperti e servizi non garantiti ai cittadini sono solo alcune delle problematiche emerse. Psicologi, tecnici ed educatori vengono assunti per brevi periodi e poi lasciati a casa, in attesa di risposte o di possibili concorsi.

Di fronte a questa crisi, Schilirò chiede un piano pluriennale di assunzioni stabili per 40.000 posti di lavoro. L’obiettivo è coprire sia il turnover che i reali fabbisogni di personale attraverso concorsi pubblici, come previsto dalla Costituzione. Un piano straordinario che possa restituire dignità al lavoro e ai servizi pubblici, mettendo fine ai tagli lineari e ai blocchi del turnover. Schilirò conclude sottolineando che solo attraverso la valorizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori si può rinnovare la pubblica amministrazione e sfruttare appieno le risorse dei Fondi Europei e del PNRR.

 

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