Piazza Armerina – 14 agenti di polizia locale non possono controllare tutto il territorio.
Solo 14 agenti di Polizia Locale per il controllo del territorio di Piazza Armerina; se dovessero limitarsi a gestire il traffico urbano sarebbero più che sufficienti, ma purtroppo non è così. I compiti dei “vigili urbani” sono tanti, eccone alcuni:
– controlli antidegrado e di sicurezza urbana
– servizi di vigilanza in occasione di fiere e manifestazioni
– accertamenti di polizia giudiziaria
– come organo di polizia stradale svolge attività di prevenzione, controllo, rilievo e repressione
– controllo servizi del trasporto pubblico
– accertamenti e verifiche anagrafiche e residenziali
– controlli sul rispetto delle norme in ambito commerciale
– controlli sul rispetto delle norme in ambito ambientale
– controlli sul rispetto delle norme in ambito edilizio
La necessità di operare sul territorio in maniera così articolata ha suggerito al legislatore di individuare dei parametri, numero di cittadini serviti e estensione del territorio, che determinassero un numero congruo di agenti da utilizzare per i vari compiti. A Piazza Armerina dovrebbero essere operative 29 unità lavorative ma, come detto, attualmente ad operare sono in 14 che, in evidente stato di difficoltà e rinunciando spesso alle prerogative che spettano a tutti i lavoratori, cercano di svolgere tutti i servizi a cui vengono comandati. Ferie e tempo libero da trascorrere in famiglia in questa situazione diventano una chimera e sappiamo quanto lo stress sia nocivo innanzitutto per la salute ma anche per il rendimento sul lavoro.
“Occorrono forze nuove fresche”, ci dice a denti stretti qualcuno di loro, pur sapendo che l’assunzione di nuovo personale non è facile che si realizzi nei prossimi anni. “Più che nelle istituzioni confidiamo nella collaborazione dei cittadini per tentare di risolvere i nostri problemi. Ma questo non potrà durare a lungo!” è il commento laconico di un altro agente.
A noi cittadini non resta che essere comprensivi con i “vigili urbani”, ricordandoci sempre che compiono il loro dovere in una situazione difficile resa ancor più complicata dalla mancanza di personale e che, soprattutto, alcune volte devono combattere la maleducazione e l’arroganza di alcuni nostri concittadini.