Il ‘caso plusvalenze’ della Juventus: una penalità ridotta (10 punti) e l’assoluzione di alcuni dirigenti
Nella controversa vicenda della Juventus nota come “caso plusvalenze”, la Corte Federale d’Appello, presieduta da Ida Raiola, ha recentemente rinnovato la sua valutazione sulla sanzione da imporre al club bianconero. La Corte ha stabilito una penalizzazione di dieci punti in classifica da scontare nella corrente stagione sportiva. Questa decisione è stata una riduzione rispetto alla precedente sanzione di quindici punti, momentaneamente cancellata dal Collegio di garanzia del Coni per una rimodulazione.
Il caso riguarda presunte “plusvalenze fittizie e acrobazie contabili” che avrebbero coinvolto la Juventus. In seguito alla penalità, la squadra è scesa dal secondo al settimo posto in Serie A, a quota 59 punti. Nonostante ciò, la squadra è ancora in corsa per un posto tra le prime quattro, con le prossime due partite decisive per il loro destino.
Nel frattempo, la Corte ha assolto alcuni dirigenti in precedenza accusati nel caso. Pavel Nedved, Paolo Garimberti, Assia Grazioli Venier, Caitlin Mary Hughes, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio ed Enrico Vellano, descritti come “figure non apicali” del club, sono stati prosciolti. La loro assoluzione è stata un fattore chiave nel passaggio da una penalità di quindici punti a dieci punti. In origine, la Procura aveva richiesto otto mesi di inibizione per questi dirigenti, ma alla fine sono stati completamente assolti. La colpevolezza dei principali ex dirigenti, tra cui il presidente Andrea Agnelli e l’amministratore delegato Maurizio Arrivabene, è stata però confermata
Tuttavia, sembra che la Juventus debba affrontare un’ulteriore penalizzazione legata alle “manovre stipendi e alle sospette partnership con altri club”. L’udienza davanti al tribunale federale nazionale della Figc è stata fissata per il 15 giugno