Piazza Armerina, Elezioni 23: scendono a sei i candidati a sindaco, ma non è escluso qualche altro passo indietro
Come avevo previsto, il quadro politico di riferimento in vista delle elezioni amministrative di fine maggio rimarrà abbastanza fluido fino a pochi giorni alla presentazione ufficiale delle liste. É notizia di queste ore che il gruppo guidato da Sud Chiama Nord si è sciolto come neve al sole, di fronte all’esigenza naturale della massima competitività. La componente guidata da Gianpiero Alfarini si è aggregato al candidato Concetto Arancio, SCN ha annunciato di aderire al progetto di Massimo Di Seri e Lillo Cimino avrebbe deciso di riappropriarsi della propria identità di sinistra convergendo sulla lista di Di Carlo. Possibili passi indietroScendono così a 6 i candidati, ancora ufficiosi, a sindaco. Nino Cammarata, Massimo Di Seri, Mauro Di Carlo, Concetto Arancio, Fabrizio Tudisco e Filippo Miroddi. É probabile che nelle prossime ore ci possa essere qualche ulteriore defezione, non tanto per la volontà, o meno, a confrontarsi nelle elezioni, quanto all’impossibilità di formare liste numericamente e qualitativamente adatte a supportare la candidatura. Non è una novità, né una sorpresa: a Piazza Armerina c’è spazio per tre candidature e forse una quarta. Di questo i politici sono perfettamente consapevoli, come sono consapevoli che senza un’adeguata struttura organizzativa e di partito è difficile arrivare a contendersi il posto di sindaco al ballottaggio. Tre contro tre
Una prima personale valutazione politica, tenendo conto di quel che è accaduto nel passato, mi porta a pensare che, se dovesse restare questa la situazione, i candidati che si contenderanno al passaggio al turno successivo saranno tre: Nino Cammarata, Mauro Di Carlo e Massimo Di Seri . Questi tre candidati hanno strutture organizzative adeguate, precise identità politiche e alleanze adeguate. Per il resto, negli altri tre competitor, Arancio, Tudisco e Miroddi, non riesco a vedere grandi possibilità di riuscita dei loro progetti politici se non invocando il miracolo del risultato a sorpresa che, anche se in condizioni diverse e con un programma innovativo, cinque anni fa portò Nino Cammarata a vincere la competizione elettorale. Campagna elettorale comprensibile
Come ho già scritto non escludo, nei prossimi giorni, alla luce degli ultimi avvenimenti qualche ulteriore rinuncia al confronto elettorale. D’altra parte tre candidati sindaci, o al massimo quattro, sarebbero in grado di presentare liste di consiglieri adeguate, rendendo la competizione elettorale avvincente, meno caotica e più comprensibile ai cittadini.Nicola Lo Iacono