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Provincia: approvato il regolamento per reclutare personale dalle graduatorie di altri enti

Provincia: approvato il regolamento per reclutare personale dalle graduatorie di altri enti

La carenza di personale nella Pubbliche Amministrazione, acuita in parte dall’esodo di personale con la quota cento e alla mancanza del turnover ha messo sotto stress il sistema per la realizzazione dei progetti del PNRR, registrando a livello nazionale un grave ritardo. Il Libero Consorzio comunale di Enna che ha già ottenuto il finanziamento per oltre 11 milioni di euro per la realizzazione di 9 progetti PNRR presentati dai servizi Edilizia Scolastica, Sociale e Sportiva e di Pianificazione del territorio per lavori in 9 scuole della provincia, in linea con il cronoprogramma, si è dotata di un regolamento per attingere professionisti dalle graduatorie di altri enti per completarne l’iter rispettando la tempistica.

Una prassi che le pubbliche amministrazioni hanno già da tempo adottato per accorciare i tempi del reclutamento ed accelerare la realizzazione dei progetti, che devono rispettare un rigido cronoprogramma. “Una prassi sperimentata e già utilizzata in tutto il territorio- ha dichiarato il commissario straordinario Girolamo Di Fazio, che a Enna ha provocato una levata di scudi. Voglio rispondere a chi mi ha attaccato sulla stampa che nessun concorso pubblico potrà mai garantire la recluta di personale del luogo. Attingeremo dalle graduatorie dove i tecnici che hanno scelto quale sede Enna, perchè del luogo, avranno la priorità e quindi sicuramente una possibilità.

Ricordo a chi mi attacca che abbiamo già assunto a tempo determinato due tecnici attingendo dalla graduatoria nazionale del concorso Coesione 2, entrambi di Enna. Un’operazione questa che non comporterà nessun aggravio per l’Ente perchè il costo dei professionisti è interamente finanziato dai singoli progetti. Ricordo a chi grida allo scandalo che chi decide, in ogni ambito, di fare deve compiere delle scelte, l’alternativa come nel mio caso sarebbe stata di restare a guardare, e lasciare che il tempo trascorresse, senza dare risposte. Preferisco essere attaccato per le mie scelte, e non per l’inerzia, che in tanti avrebbero preferito anche se a danno del territorio”

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