La famiglia di Andrea Papi denuncerà la Provincia e lo Stato per la reintroduzione degli orsi in Trentino
Andrea Papi, il runner di 26 anni trovato morto nei boschi del monte Peller, sopra l’abitato di Caldes, in Trentino, è stato vittima di un orso. Lo confermano i primi rilievi a seguito di operazioni peritali eseguiti presso la sala autoptica. Il giovane, laureato in scienze motorie, era uscito mercoledì pomeriggio per una sessione di allenamento e non era più tornato a casa. Il suo corpo è stato ritrovato nella notte dai soccorritori, con evidenti ferite da morso e graffio.
La famiglia di Andrea ha annunciato l’intenzione di denunciare la Provincia autonoma di Trento e lo Stato per aver reintrodotto gli orsi in Trentino nel 1996, con il progetto “Life Ursus”, per la tutela della popolazione di orso bruno. I famigliari ritengono che le autorità abbiano sottovalutato il rischio per la sicurezza pubblica e la convivenza tra uomo e animale.
Il presidente della Provincia Maurizio Fugatti si è recato sul posto giovedì mattina per incontrare i sindaci della val di Sole e gli esponenti della Comunità di valle. Ha poi chiesto la convocazione di una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, tenutasi presso la sede del Commissariato del governo di Trento. Fugatti ha espresso il suo cordoglio alla famiglia di Andrea e ha assicurato che verranno prese tutte le misure necessarie per individuare e catturare l’orso responsabile dell’aggressione.
La situazione degli orsi in Trentino è da tempo motivo di preoccupazione e protesta da parte degli abitanti della zona, che lamentano frequenti attacchi ad animali domestici e selvatici. Solo poche settimane fa in val di Sole si era registrata un’altra aggressione da parte dell’orso: un uomo di 38 anni, Alessandro Cicolini, fratello del sindaco di Rabbi Lorenzo, il 5 marzo scorso era stato aggredito e ferito da un plantigrado mentre stava passeggiando con il proprio cane.