Dissesto finanziario del comune di Catania: Enzo Bianco condannato. Non potrà ricandidarsi alle prossime elezioni
La Sezione giurisdizionale d’Appello della Corte dei Conti della Sicilia ha emesso la sentenza sul dissesto finanziario del Comune di Catania, che coinvolge l’ex sindaco Enzo Bianco, la giunta dell’epoca (dal 2013 al 2018) e i revisori dei conti.
Secondo la sentenza, l’ex sindaco di Catania, che figura tra i candidati alle prossime elezioni amministrative a Catania, viene dichiarato inammissibile per un periodo di 10 anni a tutte le cariche pubbliche, comprese quelle di sindaco, presidente di provincia, presidente di Giunta regionale, membro dei consigli comunali, dei consigli provinciali, delle assemblee e dei consigli regionali, del Parlamento e del Parlamento europeo.
Inoltre, viene stabilito il divieto per Enzo Bianco di ricoprire, per un periodo di 10 anni, la carica di assessore comunale, provinciale o regionale, nonché qualsiasi carica in enti vigilati o partecipati da enti pubblici. Questa decisione rappresenta un duro colpo per l’ex sindaco e la sua carriera politica, che si trova ora in una fase di stallo.
La sentenza arriva dopo un’indagine approfondita sul dissesto finanziario che ha colpito il Comune di Catania tra il 2013 e il 2018, periodo durante il quale Bianco e la sua giunta sono stati al comando della città. La decisione della Corte dei Conti della Sicilia mette in evidenza la responsabilità dell’ex sindaco e della sua giunta nella gestione del bilancio comunale e nell’insorgere della crisi finanziaria.