Manifestazione a Milano, 10mila persone in piazza per i figli delle coppie omogenitoriali
Nella piazza della Scala di Milano, diecimila persone hanno partecipato ad una manifestazione per il riconoscimento dei figli delle coppie omogenitoriali. Il presidio è stato organizzato in risposta allo stop alla trascrizione dei figli di coppie omogenitoriali, trasmesso dal Prefetto di Milano Renato Saccone al Comune di Milano il 13 marzo, su impulso del ministero dell’Interno. La manifestazione è stata organizzata da I Sentinelli di Milano, Famiglie Arcobaleno e CIG Arcigay Milano. Sono stati presenti molti partiti politici, tra cui il Partito Democratico, Sinistra Italiana, Radicali Italiani, Movimento 5 Stelle e +Europa.
La segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, accompagnata da Pierfrancesco Majorino, è stata accolta dalla folla con cori di sostegno. Schlein ha dichiarato che proseguirà la sua battaglia per i diritti dei bambini, proponendo anche la riproposizione della proposta di legge del Ddl Zan. “Non possiamo più tollerare una discriminazione brutale che questa maggioranza sta portando avanti. Non perdiamo la speranza di poterli convincere che la società più sicura è quella inclusiva”, ha dichiarato la segretaria del Partito Democratico.
Tra i presenti c’era anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala, che ha dichiarato: “c’è un vuoto legislativo che va colmato. Questo Governo sta facendo di tutto per umiliare chi non è come loro. Tutti abbiamo detto che in Italia c’era una legge che funzionava, quella per l’elezione dei sindaci, che il Governo sta cambiando”.
La manifestazione ha visto anche la partecipazione dell’attivista transgender Vladimir Luxuria, che ha ribadito il suo appoggio alla segretaria del Partito Democratico. “Quelle sull’utero in affitto sono bufale che servono a distrarre dai problemi di questo governo, dal flop sul tetto ai contanti, su quello che è accaduto con i naufragi. Quando c’è bisogno di distrarre si tira fuori l’ideologia e la questione delle famiglie arcobaleno”, ha dichiarato Luxuria.
La Corte Costituzionale si è già espressa dicendo che c’è un diritto preminente dei minori a vedersi riconosciuti gli atti di nascita. “Secondo noi la legge è dalla parte già ora di queste famiglie e invitiamo i sindaci a continuare a fare queste trascrizioni perché altrimenti si discriminerebbero questi bambini e queste bambine. Noi chiediamo ai sindaci di andare avanti”, ha dichiarato Riccardo Magi di +Europa.