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Due nuovi arresti legati alla latitanza di Matteo Messina Denaro

Ancora due arresti legati alla latitanza di Matteo Messina Denaro. Le indagini sulla rete di complici che ha protetto il boss hanno portato infatti in carcere, per favoreggiamento e procurata inosservanza di pena aggravati dal metodo mafioso, Emanuele Bonafede, nipote del boss di Campobello di Mazara Leonardo Bonafede, e la moglie Lorena Ninfa Lanceri.

Incastrati da una foto del boss, la coppia è stata accusata di favoreggiamento dopo la scoperta di un’immagine di Messina Denaro scattata a casa loro qualche anno fa. La foto mostra solo il corpo dell’allora latitante, con il volto appositamente tagliato

Secondo l’inchiesta dei carabinieri del Ros, Lorena Lanceri sarebbe stata molto legata a Matteo Messina Denaro. I militari hanno trovato numerosi riscontri del rapporto tra il boss e la Lanceri, che la chiamava Diletta

I due coniugi Bonafede avevano inizialmente raccontato ai carabinieri di aver riconosciuto Messina Denaro in tv come l’uomo presentato loro pochi mesi prima come Francesco Salsi, un medico in pensione. Tuttavia, la loro versione è stata smentita dai video di sorveglianza registrati vicino al loro negozio a Campobello di Mazara.

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