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Calo delle tariffe idriche. Il presidente dell’Ati Cammarata: “Lavorare concretamente per la riduzione delle tariffe”

Calo delle tariffe idriche. Il presidente dell’Ati Cammarata: “Lavorare concretamente per la riduzione delle tariffe”

La Regione prende tempo e slitta alle prossime settimane la riunione con cui la Commissione idrica regionale rilascerà il suo parere vincolante per l’approvazione del costo dell’acqua, che poi tecnicamente sarà approvato dalla giunta regionale. La Regione, tecnicamente, ha semplicemente chiesto un rinvio. Ma la proposta è sul tavolo, avanzata dal presidente dell’Ati di Enna Nino Cammarata, che ha raccolto l’apprezzamento dei presidenti presenti, ovvero Messina, Trapani, Agrigento, Caltanissetta, Enna e Palermo. “Ho espresso la mia indisponibilità a ratificare la tariffa, così come dal mandato che ho ricevuto dalla nostra assemblea – spiega Cammarata -. E in aula poi l’assessore Di Mauro ci ha chiesto di rinviare la seduta, impegnandosi a non applicare il silenzio assenso e a riconvocare per approfondire meglio il tema: Ad ogni modo la volontà espressa da tutti quanti è di non ratificare la tariffa”.

Le assemblee territoriali chiedono in sostanza alla Regione di ridurre il costo dell’acqua che viene acquistata da Sicilia Acque, non approvando l’aggiornamento biennale dell’articolazione tariffaria. Si chiede sostanzialmente la riduzione della tariffa, una tariffa che dal 2002 a oggi non ha fatto che crescere, arrivando, da un prezzo iniziale già insostenibile di 0,5681 euro al metro cubo all’attuale prezzo di 0,6960 euro. E va evidenziato che se il costo ufficiale è di quasi settanta centesimi, in certi territori come Enna, dove viene dispersa una quantità d’acqua pari a quanta se ne distribuisce, questo prezzo di fatto equivale al doppio. Ogni due litri acquistati, sostanzialmente, ne arrivava in distribuzione solo uno, perché il resto si perde, o quantomeno era così in passato, visto che adesso l’Ati, con investimento milionari e grazie anche ai piani del React Eu, sta ovviando.

“Abbiamo dunque aggiornato la riunione, ma manteniamo ferma la nostra posizione e presenteremo la proposta ufficialmente in vista della prossima riunione – conclude il presidente Cammarata -. Per noi è una questione fondamentale, un tema politico e sociale da risolvere per i nostri concittadini, perché gli utenti del servizio idrico sono loro, siamo noi tutti. Ho fatto presente, peraltro trovando un’ampia condivisione da parte degli altri presidenti, che si tratta di un problema molto serio da risolvere: dobbiamo lavorare concretamente per la riduzione delle tariffe e cominciare da una riduzione del costo all’ingrosso, sarebbe già un ottimo punto di partenza. Famiglie e imprese non possono più tollerare il peso dei costi energetici e del costo dell’acqua: intervenire è un nostro dovere morale”.

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