Carcere di Piazza Armerina: detenuto trovato con un microcellulare nascosto nel retto.
Un detenuto è stato scovato con un microcellulare occultato all’interno del retto. Il fatto risale a sabato scorso quando, presso la Casa Circondariale di Piazza Armerina, quando quattro detenuti provenienti da altre importanti carceri siciliane stavano per essere associati alla carceri piazzesi. Durante la procedura di collocamento, che prevede una serie di meticolosi controlli, uno dei quattro sembrava avesse particolare fretta di essere allocato all’interno della struttura, un atteggiamento che ha subito insospettito gli agenti penitenziari che, agli ordini del comandante , nonché dirigente aggiunto, Salvatore Puglisi, hanno il compito di garantire l’ordine e la sicurezza all’interno del carcere di Piazza Armerina.
Il detenuto, sottoposto ad un controllo corporeo più accurato con una nuova ed efficiente apparecchiatura in dotazione al carcere, proprio mentre gli agenti stavano per trasferirlo all’ospedale Chiello per ulteriori accertamenti ha confessato di di aver occultato all’interno del suo retto un microcellulare avvolto in vari strati di lattice.
Si tratta di un dispositivo Zanco Tiny T1, il mini cellulare più piccolo al mondo che misura circa 4,6 cm, 12 mm di spessore e del peso di 13 grammi. L’uomo, detenuto per reati collegati allo spaccio di droga, colto in flagrante, è stato denunciato per violazione delle norme carcerarie secondo l’articolo 391 del c.p.
C’è da registrare che negli ultimi 22 mesi son ben 18 i microcellulari rinvenuti dagli agenti penitenziari del Comandante Salvatore Puglisi, a dimostrazione dell’efficienza del reparto di Polizia Penitenziaria di Piazza Armerina che si conferma tra i migliori nel rinvenimento di dispositivi cellulari in Italia.