In soli sette giorni la plastica trasformata in prodotti utili alla farmacologia
Gli scienziati hanno creato una tecnologia per trasformare velocemente i detriti oceanici di plastica in componenti per medicinali utilizzando un fungo. Lo riferisce l’Università del Kansas. Il problema dei detriti di plastica negli oceani , che formano delle vere e proprie isole galleggiati è noto da tempo e numerosi scienziati sono allo studio di una soluzione per smaltire questa massa di rifiuti.
I ricercatori, in questo caso, hanno decomposto la plastica PET utilizzando ossigeno e diversi catalizzatori metallici trasformandoli in diacidi. Quindi le lunghe catene di atomi di carbonio formatesi a seguito della decomposizione della plastica sono state “somministrate” a funghi geneticamente modificati Aspergillus . I funghi, come previsto, li hanno metabolizzati in una gamma di composti farmacologicamente attivi, asperbenzaldeide, citreovidina e mutilina, adatti alla produzione di farmaci. Secondo gli scienziati i funghi digeriscono rapidamente i prodotti di plastica “somministrati”. Ciò che renderebbe diverso questo approccio è che combina due metodi: chimico e fungino, Il fungo potrebbe digerire il materiale da solo, ma ci vogliono mesi, poiché la plastica è molto difficile da distruggere. Il nostro metodo consente di ottenere dopo un settimana il prodotto finale con un approccio assai efficiente: della massa di diacidi che entra nella coltura del fungo il 42% viene restituito sotto forma di composto finale.