Intelligenza artificiale: analizziamo il successo dei droni senza pilota
Al giorno d’oggi, i sistemi di intelligenza artificiale sono diventati i protagonisti in molteplici settori che incidono sulla vita quotidiana delle persone.
Basti pensare agli assistenti virtuali presenti nello smartphone, nel computer oppure in altri dispositivi appositi con i quali è possibile dialogare e ricevere risposte utili, alle autovetture che si muovono sulle strade senza un guidatore a bordo grazie ad algoritmi e sensori sofisticati, ai macchinari utilizzati per finalità diagnostiche nel settore medico.
Tutto ciò è possibile grazie all’esistenza di sistemi software e hardware particolarmente intelligenti, capaci di acquisire informazioni e rielaborarle in modo talmente rapido ed efficace da superare anche la mente umana.
Tra i sistemi di Artificial Intelligence che si stanno diffondendo in modo importante negli ultimi tempi spiccano senza dubbio i droni senza pilota, che stanno registrando un successo senza precedenti in quanto costituenti il perfetto connubio tra tecnologia avanzata ed utilità da un punto di vista pratico.
Chi opera nell’ambito della sicurezza e della videosorveglianza sta apprezzando molto tale innovazione poiché la sua applicazione porta con sé numerosi vantaggi.
Come funzionano i droni senza pilota?
I droni (veicoli privi di guidatore a bordo) hanno sin da subito rappresentato una invenzione interessante: le loro dimensioni ridotte, la leggerezza, la rapidità e la capacità di sorvolare anche in zone difficilmente raggiungibili dall’essere umano sono stati i fattori determinanti il diffuso apprezzamento. Il limite di questi sistemi, però, è sempre stato quello di dipendere dall’uomo: il volo era possibile soltanto se controllato e manovrato da un soggetto con comando a distanza.
Tutto è cambiato proprio con l’avvento dei droni automatizzati, in quanto in grado di svolgere ogni tipo di operazione in completa autonomia senza che vi sia un pilota a controllarne gli spostamenti.
Si tratta di risorse all’avanguardia messe appunto da realtà specializzate come Dronus, startup italiana che ha sviluppato un vero e proprio sistema brevettato, contraddistinto dall’intelligenza artificiale, vale a dire il NEST® 250.
Per esempio, il sistema drone-in-a-box sviluppato da Dronus è costituito da una base di ricarica, la NEST, che si occupa di monitorare il velivolo durante tutte le fasi di decollo, volo ed atterraggio nonché di assicurare la ricarica della batteria del dispositivo stesso e da un drone leggero, silenzioso e compatto, denominato “K250”.
Ad oggi, il drone ideato da Dronus costituisce l’unico sistema di intelligenza artificiale ad aver ottenuto l’autorizzazione a sorvolare in contesto urbano.
Tutte le ragioni del successo dei droni automatizzati
L’introduzione nel mercato del drone senza guidatore ha portato con sé una ventata di innovazione nel settore della sicurezza pubblica e della videosorveglianza, motivo per il quale è stato così tanto apprezzato.
E infatti, nello specifico, si tratta di un sistema di intelligenza artificiale che può essere utilizzato per effettuare ispezioni presso centri industriali in qualsiasi momento della giornata, sorvolando su siti spesso anche difficili da raggiungere per qualsiasi essere umano.
Altra possibile applicazione è quella della sorveglianza delle sedi industriali che sono dislocate in zone particolarmente remote se non addirittura pericolose: il drone presenta una tecnologia (dotata di telecamere ottiche e sensori) che riesce a rilevare anche eventuali violazioni in corso.
L’utilizzo dei droni senza pilota, poi, accelererà il processo di creazione della Smart City in quanto grazie ad essi diventa possibile digitalizzare le infrastrutture ed i servizi, così da rendere possibile gestire, ad esempio, il traffico stradale oppure emergenze di natura sanitaria volto a migliorare la qualità della vita di coloro che sono coinvolti.
Infine, di particolare interesse è l’applicazione dei droni senza guidatore ai fini della salvaguardia e tutela dell’ambiente e quindi dei parchi naturali. Ne è un esempio la cosiddetta Terra dei Fuochi le cui aree potranno essere controllate in maniera costante anche per evitare condotte illegali come le discariche abusive o i roghi dolosi