L’Ospedale di Leonforte ignorato dall’Asp di Enna
E’ da qualche settimana che la direzione Generale della ASP di Enna invia comunicati stampa ai media locali per rendere noto la neo assunzione di medici per gli ospedali . Tali notizie sono bene accolte da una opinione pubblica che quotidianamente assiste ad una notevole discrepanza tra la domanda di salute e l’offerta talora insufficiente garantita dalla nostra Azienda sanitaria. Ma l’arrivo di tale pioggia di camici bianchi riguarda stranamente solo alcuni ospedali. Quello di Leonforte continua a non ricevere nessun medico. Anzi ,a fronte della gravissima criticità vissuta da alcuni reparti, come la Medicina, il Pronto Soccorso o la Radiologia , non viene offerta alcuna convincente soluzione.
Anzi addirittura recentemente pare che ai due soli medici della Medicina sia stato reiterato l’invito ad occuparsi pure della Riabilitazione .A Piazza Armerina ,campeggia a caratteri in grassetto su un quotidiano, con l’arrivo di alcuni giovani camici bianchi, l’organico è al completo. Si tratta di certo di una buona notizia . Ma il vecchio sistema del buon padre di famiglia che divide quel poco di pane equamente ai propri figli è stato adottato o ci sono stati delle “sviste”. La gente preoccupata si chiede come mai, sbloccatisi finalmente i concorsi , nessun medico viene assegnato all’ospedale tavachino ? La direzione sanitaria ha sempre sostenuto , rispondendo al grido di allarme dei medici in servizio come anche a spontanei comitati di sanitari del territorio, che ai concorsi non si presentava nessuno. E non solo. All’invito pressante di alcuni volenterosi cittadini che avevano proposto l’assunzione di medici argentini, così come sta avvenendo all’ospedale di Mussomeli, la dirigenza ennese all’inizio tergiversava per poi negare anche questa soluzione.
A questo punto non si riesce a capire la logica di tale gravissima discriminazione. Oltre agli euforici proclami sarebbe onesto che chi di dovere spiegasse il perché ancora a Leonforte non viene destinato nessun giovane sanitario . La misura è ormai colma.