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A Nicosia, l’albero di falcone e i carabinieri a presidio della legalità

A Nicosia, l’albero di falcone e i carabinieri a presidio della  legalità

A Nicosia, presso l’Istituto di Istruzione superiore “Fratelli Testa”, si è svolta la manifestazione denominata “La forza vitale delle radici”, che si inserisce nell’ambito del più ampio progetto nazionale di educazione ambientale rivolta alle scuole “Un albero per il futuro” promossa dal Ministero della Transizione Ecologica e dai Carabinieri della Biodiversità. In tale contesto, con la collaborazione della Fondazione Falcone, è stato piantato nel giardino dell’istituto nicosiano una pianta, simbolo dell’impegno dello Stato nella lotta alle mafie, derivante dall’albero di Giovanni Falcone, il ficus macrophilla columnaris magnoleides, presente nei pressi della casa palermitana del giudice assassinato nel 1992 dalla mafia.

Proprio i Carabinieri del Centro Nazionale per la Biodiversità Forestale di Pieve Santo Stefano, in provincia di Arezzo, hanno prelevato delle porzioni di ramo da questo albero straordinario riuscendo a riprodurre, in laboratorio e per talea, delle copie geneticamente identiche della pianta originale. All’evento hanno partecipato il Sindaco di Nicosia, Dott. Luigi Bonelli, il Comandante del Centro Anticrimine di Palermo, Tenente Colonnello Andrea Li Volsi ed il Comandante della Compagnia di Nicosia, Capitano Fabrizio Bizzarro. Il progetto, che si sviluppa nell’arco di tre anni, ha lo scopo di sensibilizzare i più giovani ai valori della legalità nonché del rispetto dell’ambiente e del ruolo che ognuno ha per la salvaguardia della natura e della biodiversità. Con questo fine, sono previsti una serie di incontri con i Carabinieri Forestali e la messa a dimora di piccoli alberi di specie autoctone in un luogo aperto alla pubblica fruizione, di cui gli alunni si prenderanno cura..

Le piante verranno poi geolocalizzate e, attraverso una applicazione per smartphone, gli studenti potranno vederne la distribuzione sul territorio nazionale, monitorarne la crescita e verificare la quantità di anidride carbonica trattenuta dagli alberi nel corso degli anni. In provincia di Enna, lo scorso mese di novembre, era stata già organizzata analoga iniziativa a Barrafranca presso l’Istituto Falcone.

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