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Costruzioni: 
“Inflazione e caos normativo rischiano di danneggiare il settore” grido d’allarme dei costruttori CNA

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L’edilizia continua ad essere al centro dell’agenda economica e politica del Governo, ma la percezione di un settore privilegiato dall’attenzione e dalle opportunità dei bonus edili non trova riscontro nella quotidianità delle imprese che ogni giorno devono affrontare enormi problemi. “Le difficoltà con gli approvvigionamenti sono l’ostacolo principale- dichiara Vincenzo Savoca presidente dei Costruttori CNA – i fornitori ogni settimana aggiornano al rialzo il listino e ognuno di noi si confronta dall’altro lato con prezzi imposti dal prezziamo o da preventivi che diventano obsoleti in poche settimane.”

“Tra l’altro i ritardi delle forniture – continua Savoca – rendono impossibile programmare i tempi degli approvvigionamento perché appena un materiale ritarda si blocca tutto e appena riprendiamo i prezzi sono cambiati”. Una boccata di ossigeno è arrivata dai provvedimenti di adeguamento dei “Prezzari” e dei massimali, ma “la velocità con cui si muovono gli aumenti non ci lascia dormire sonni tranquilli.
Anche la tegola del caro carburante che penalizza trasversalmente tutti i settori, a cominciare degli autotrasportatori in primis.”

“A questo si aggiunge il fatto che siamo stati oggetto di continui cambi di regole, modifiche sostanziali che stravolgono le condizioni. – continua il Presidente dei Costruttori CNA – In totale 12 interventi legislativi di modifica, 5 circolari, 2 risoluzioni, 128 interpelli dell’Agenzia delle Entrate.”

“Tutto questo scoraggia le imprese di qualità, in particolare le più piccole. Tanti colleghi cominciano a registrare difficoltà, soprattutto dopo l’ultimo provvedimento che li ha lasciati con i cantieri aperti e senza soldi per via del blocco dei crediti. – continua Savoca – Ci si chiede cos’altro può succedere.”

“In questo clima chi non ha nulla da perdere è favorito a scapito di chi rischia i sacrifici di una vita -Infine conclude il dirigente CNA – Le imprese che possono contare su General contractor e partner a livello di multinazionali sono state garantite finora. E’ il caso della piattaforma di CNA con ENI, Harley DIkkinson e Unicredit a cui le imprese partecipano grazie al consorzio Ennese CIPAE.
Ma la misura merita provvedimenti migliori che non siano il frutto di misure repressive.”

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