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Nicosia: divieto di ingresso nei locali pubblici per sette persone

Nicosia: divieto di ingresso nei locali pubblici per sette persone

Nelle decorse giornate personale della Polizia di Stato di Enna ha notificato, a carico di sette soggetti, il provvedimento del Divieto di accesso ai locali pubblici del comune di Nicosia (EN), nonché il divieto di stazionamento nelle immediate vicinanze degli stessi, per il periodo di 12 mesi.

L’attività, poi sfociata nei provvedimenti di cui sopra, ha avuto la sua genesi dall’attività svolta da personale del Commissariato distaccato di P.S. di Nicosia (EN), il quale è intervenuto in quel centro, la sera del 26 agosto u.s., a seguito di segnalazione di una rissa che si stava consumando all’interno di un locale pubblico, in conseguenza della quale uno dei giovani coinvolti aveva riportato la frattura del naso.

In base alle verifiche effettuate ed alle dichiarazioni rese dai numerosi testimoni presenti, si accertava che la lite, iniziata per futili motivi tra due avventori del locale, era repentinamente degenerata e sfociata in una zuffa a cui avevano partecipato tutti i predetti soggetti, i quali venivano denunciati all’Autorità Giudiziaria per i reati di rissa aggravata e lesioni personali.

Considerati i gravi disordini provocati nel locale, innanzi ai numerosi avventori presenti ed il conseguente pericolo per l’ordine e la sicurezza, al fine di prevenire il rischio di reiterazione di episodi analoghi, che minano fortemente la tranquillità pubblica, il Questore ha esercitato i poteri “di prevenzione” che la legge gli conferisce in quanto Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza e, tramite la dipendente Divisione Anticrimine, ha emesso i predetti provvedimenti, in base ai quali i soggetti denunciati non potranno avere accesso e stazionare nei pressi di locali analoghi a quello in cui si è verificata la rissa, pena, in caso di violazione, la reclusione da sei mesi a due anni e la multa da 8.000 a 20.000 euro.

Ad uno dei soggetti coinvolti, ritenuto l’artefice della rissa, il divieto è stato imposto per il periodo di 18 mesi.

Si evidenzia che la norma che prevede questa particolare misura di prevenzione è stata introdotta all’indomani dei gravi fatti accaduti nel settembre 2020 vicino Roma e che causarono la morte del giovane Willy Monteiro; è per questo che tale provvedimento è conosciuto come “Daspo antirissa” o più comunemente “Daspo Willy”.

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