Tari 2021: Enna la città meno cara in Sicilia
386 euro: è questa la cifra spesa nel 2021 da una famiglia siciliana per la tassa rifiuti (312 euro la media nazionale). A Enna si pagano 254 euro: il dato più basso tra tutte le città capoluogo dell’isola, in calo del 9,3% rispetto ai 280 euro del 2020. Enna è al 27° posto su 107 capoluoghi di provincia per la della TARI meno cara. Sul fronte della raccolta differenziata, la Sicilia si colloca più in basso della media nazionale: nel 2019 il 38,5% di rifiuti differenziati rispetto al 61,3% del resto del Paese. In questo contesto, spicca il dato di Enna, con una percentuale del 52,4%. Ancora meglio la proiezione 2021, in base ai risultati ottenuti finora: ben 64%. È questo il quadro che emerge dall’annuale rilevazione dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva. L’indagine sui costi sostenuti dai cittadini per lo smaltimento dei rifiuti in tutti i capoluoghi di provincia prende come riferimento nel 2021 una famiglia tipo composta da 3 persone ed una casa di proprietà di 100 metri quadri.
Sulla tariffazione Tari, rispetto al 2020 sono state riscontrate variazioni in aumento in 53 capoluoghi, variazioni in diminuzione in 22 capoluoghi e situazioni invariate nei casi restanti.
Enna è tra le 3 città capoluogo di provincia con la più alta diminuzione percentuale della tariffa (Enna -9,3%; Cagliari – 17,7%; Rovigo -23%).
Il Sindaco, avv. Maurizio Dipietro esprime soddisfazione: “la pubblicazione dei dati di Cittadinanzattiva, dà il giusto riconoscimento ad anni di intenso lavoro. Avevo trovato una situazione disastrosa, con tariffe altissime ed un pessimo servizio per i cittadini. Oggi posso affermare che a fronte della miglior tariffa tra le città siciliane, i cittadini ennesi godono di un servizio di raccolta rifiuti efficiente, efficace e di risultato.”
Inoltre la Città di Enna si conferma tra i comuni maggiormente virtuosi grazie all’ottima gestione della propria società di raccolta dei rifiuti, la EcoEnnaServizi, che in sinergia con gli Uffici Comunali ha attuato buone pratiche: campagne di comunicazione e sensibilizzazione sulla prevenzione, iniziative sull’acqua potabile, promozione sull’uso delle stoviglie biodegradabili, accordi con la grande distribuzione alimentare, interventi di raccolta di rifiuti abbandonati, ritiro ingombranti su chiamata, raccolta differenziata nelle scuole, ritiro tipologie diverse di rifiuti, distribuzione di sacchetti, giornate ecologiche, mini isole ecologiche e contenitori per utenze stagionali. Sono altresì in fase di avvio: la campagna sulla riduzione degli sprechi alimentari, i centri di riparazione, i mercatini dell’usato e altre attività di sensibilizzazione e comunicazione verso una corretta gestione dei rifiuti: non più un problema ma una risorsa!