Settantasette anni fa, il 10 Agosto 1944 moriva trucidato dai fascisti il piazzese e partigiano Salvatore Principato
Riceviamo e pubblichiamo
Settantasette anni fa, il 10 Agosto 1944, in piazzale Loreto, a Milano, un plotone fascista della legione “Muti” fucilava 15 partigiani prelevati dal carcere di San Vittore. Una testimone oculare, la partigiana Giannina Cècere Fabello, così raccontava:”… mi recavo a piedi sul posto di lavoro passando da piazzale Loreto per viale Brianza vidi ad un certo momento dei camion fermarsi di fronte alla staccionata situata a lato di un’autorimessa in piazzale Loreto. Dei fascisti armati e in divisa scesero per primi dal camion, obbligando con i fucili spianati, parecchi uomini, giovani e non, a scendere anche loro e a portarsi di fronte alla staccionata, tutti in gruppo. Questa operazione durò pochi minuti, poi una scarica di fucili si abbatté su di loro uccidendoli tutti. Cosa feci allora davanti a quei corpi senza vita non lo so; rabbia, disperazione, dolore e tanto odio per gli assassini…Come si può scordare tanta infamia, tanta crudeltà verso i nostri simili?”.
Tra loro c’era Salvatore Principato, maestro elementare e partigiano di Piazza Armerina, militante socialista appartenente a Giustizia e Libertà con il nome di battaglia “Socraten. Oggi più che mai in cui partiti dell’odio, figli di quell’aberrante ideologia, sembrano riscuotere consenso, vanno ricordati i martiri di piazzale Loreto. A questi 15 partigiani infatti, così come a tutti i partigiani, dobbiamo 77 anni di pace, democrazia e libertà.
Sergio Rossitto