Costruzioni, CNA: continua il caro materie prime.
Costruzioni CNA: continua il caro materie prime.
“L’impennata dei costi delle materie prime rischia di vanificare la ripresa del settore edile che gli interventi per la riqualificazione del patrimonio immobiliare, e in particolare il Superbonus 110%, stanno sostenendo. – dice il Neo Presidente di CNA Costruzioni, Vincenzo Savoca -Da mesi le imprese e le organizzazioni datoriali denunciano l’impegnate dei costi. Questa situazione penalizza in particolare le piccole imprese che ovviamente nei confronti delle filiere di approvvigionamento sono i soggetti più deboli “
Recentemente una indagine del centro studi CNA ha messo in evidenza gli effetti degli aumenti parlando di una vera e propria “Fiammata che rischia di vanificare la ripresa per consegnarla alla speculazione sulla materie prime”
Nel settore delle costruzioni gli aumenti più importanti in un anno riguardano i metalli (+20,8%), con punte che superano il +50%; i materiali termoisolanti (+16%) con punte che oscillano tra il +25% e il +50%; i materiali per gli impianti (+14,6%), con punte che superano il +25%, e il legno (+14,3%). Elevata anche la crescita per altri materiali, che oscilla tra il +9,4% di malte e collanti e il +11,3% dei laterizi.
“In tutti questi mesi però – continua il Presidente Savoca – non è stato fatto nulla e le imprese vedono diminuire i margini al punto che per i lavori più lunghi temiamo addirittura di non riuscire ad avere ricavi adeguati.”
Le imprese già accusano una sensibile diminuzione dei profitti a causa dell’aumento dei costi di produzione il 51,5% delle imprese di installazione impianti, il 58,3% del settore edilizio e il 64,6% della serramentistica.
“I prezziari ufficiali che ancora non sono aggiornati rispetto agli aumenti che le imprese stanno subendo. – conclude Il dirigente CNA – ma la soluzione più ovvia sarebbe quella di prorogare l’incentivo al fine di consentire un lasso di tempo maggiore per programmare le forniture e i lavori. Eppure inspiegabilmente il Governo continua a rimanere sordo alla richiesta del comparto privilegiando evidentemente altri interessi”
Nei prossimi giorni CNA continuerà a sensibilizzare le istituzioni sul tema della proroga a partire dall’Assemblea annuale prevista per il 5 settembre