Anap, Confartigianato Enna: “Più Sicuri Insieme” la campagna a tutela degli anziani
Una crisi sistemica quella ingenerata dalla pandemia la quale ha acutizzato problematiche già insistenti sul nostro territorio. Tra queste di certo il fenomeno degli abusi sugli anziani. A causa del lockdown e soprattutto dell’assottigliamento delle relazioni sociali, questa fascia di popolazione è stata sempre più vittima di disattenzioni, abbandono ed alienazione. Situazioni che con la giusta attività di prevenzione ben potrebbero essere scongiurate.
Una tematica altamente complessa, da sempre, a cuore dell’Anap Confartigianato Persone che attraverso tutte le sue sedi territoriali – ivi compresa quella di Enna- porta avanti campagne atte a contrastare la prevaricazione di questa fascia debole di popolazione. Attraverso il progetto “Più Sicuri Insieme”, l’Associazione ha messo in campo ogni strumento per rendere edotti gli anziani circa le nuove tipologie di reati, in particolare truffe o raggiri, di cui potrebbero essere vittime. Un’attività costante fatta di sensibilizzazione sul tema ed informazione massiva condotta in uno al Ministero dell’Interno, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza e tutte le Forze dell’Ordine. Istituito un numero verde per le segnalazioni, organizzati convegni e prodotto materiale informativo altamente specifico.
Sul punto il Presidente dell’Anap Enna, Giovanni De Rose, ha dichiarato: “La nostra è una piccola realtà, eppure i fenomeni di truffe contro gli anziani sono meno rari di quanto si pensi. L’Anap non ha mai smesso di battersi per tutelare quello che è il proprio bacino d’utenza da eventuali situazioni critiche. Nel territorio Ennese a fungere da ‘porto sicuro’ è proprio la sede dell’Associazione sita in Via Guglielmo Borremans 53/F. All’interno dei nostri uffici- chiunque avesse necessità- troverà, nel massimo rispetto della sua privacy, la mano di aiuto di cui necessita.” Il presidente De Rose ha poi proseguito affermando che l’obbiettivo della campagna Più Sicuri Insieme è anche quello di sradicare l’errata convinzione di chi sia stato vittima di abusi che denunciare non serva, che tali accadimenti è meglio che restino confinati nel proprio privato. “Basta. Bisogna insegnare alla popolazione che rivolgersi alle autorità è l’unica strada percorribile se si vuol migliorare un sistema malato, malsano. Denunciare significa proteggersi ed evitare che in futuro possano esserci altre vittime”.
Il presidente dell’Anap Enna ha chiosato invitando la popolazione a contattare la struttura anche solo per chiedere maggiori informazioni o per conoscere attualmente quali sono i rischi a cui si è maggiormente esposti essendo ormai nell’era del digitale.