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Enna per due giorni “Città del Formaggio”

Enna per due giorni “Città del Formaggio”

Enna per il nono anno si candida centro della Sicilia e del Mediterraneo per celebrare le eccellenze lattiero casearie regionali, in particolar modo il Pecorino Siciliano DOP, il formaggio più antico d’Europa. Sabato 29 e domenica 30 maggio si terrà, infatti, la manifestazione CASEUS SICILIAE: L’evoluzione del Formaggio, organizzata dalla Delegazione Sicilia dell’Onaf, l’Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi, che dal 1989 diffonde la cultura casearia e promuove i prodotti di qualità attraverso l’insegnamento della tecnica di assaggio dei formaggi.

Una due giorni diversa dal solito. L’evento, durante il quale saranno premiate le nuove “Città del Formaggio”, per via dell’emergenza Covid, si svolgerà al Federico II Palace Hotel di Enna Bassa con un numero contingentato di partecipanti in presenza (preventivamente registrati). L’evento sarà trasmesso domenica interamente online e in diretta TV regionale su Rete Chiara (canale 813 del digitale terrestre) dalle ore 10,45 per poter raggiungere il più ampio pubblico possibile.
“Perderemo la dimensione dei gusti, dei profumi e dei sapori che in genere vive chi viene a trovarci, ma allargheremo la nostra platea entrando nelle case di chi vorrà” assicura il delegato Onaf per la Sicilia Pietro Pappalardo.

Sabato dalle ore 16,30 l’insediamento della giuria dei maestri assaggiatori Onaf. Domenica a illustrare l’evoluzione dei formaggi durante un convegno ci saranno ospiti illustri come il governatore del distretto 2110 Rotary Sicilia-Malta Alfio Di Costa; lo stesso Pietro Pappalardo, presidente commissione distrettuale promozione prodotti lattiero caseari Rotary e delegato Sicilia Onaf; Michele Faccia, maestro assaggiatore docente Onaf – dipartimento di scienze del suolo della pianta e degli alimenti Università degli Studi di Bari; Massimo Todaro, presidente associazione DOS denominazione di origine siciliana che raggruppa ben 17 consorzi di tutela; Domenico Ferranti, presidente consorzio di tutela pecorino siciliano dop.

“Nella nona edizione – spiega il presidente Pappalardo – terremo a battesimo e illustreremo una variazione del pecorino siciliano dop, con tre evoluzioni del gusto: pecorino fresco, pecorino semi-stagionato e pecorino stagionato. Per l’occasione saranno illustrate le modifiche apportate al disciplinare e presentate al grande pubblico anche attraverso un concorso nel quale i maestri assaggiatori ONAF assegneranno il Trofeo del Trinacria d’Oro 2021”.

Onaf, quindi, nuovamente a fianco dei produttori e, di conseguenza, nuovamente a fianco dello sviluppo del territorio. Il formaggio si fa, dunque, ambasciatore del territorio e della sua cultura. L’esperienza del gusto che le persone fanno in Sicilia, nella nostra magnifica terra, parla proprio del territorio e della sua storia. Soprattutto un formaggio come il “pecorino siciliano”, realizzato a latte crudo, con attrezzature storiche dove il legno è un aspetto caratteristico non tanto per la naturalità del materiale, quanto per il fatto che riesce ad arricchirsi di una microflora batterica e autoctona del territorio che riesce a dare un prodotto diverso e unico anche a pochi metri di distanza.

Domenica, inoltre, l’evento nell’evento: torna, infatti, il premio “Città del Formaggio”, lo scorso anno la prima città d’Italia ad essere insignita dal titolo è stata Santo Stefano Quisquina.
“Quest’anno – comunica l’organizzazione – siamo andati oltre lo Stretto, in quanto questa idea è diventata nazionale e abbiamo individuato tre città, una in Lombardia, Bergamo, una in Lazio, Bracciano, e la terza nella nostra Isola, Novara di Sicilia. Il sindaco Bertolami sarà presente per ricevere la cartellonistica che sarà posta all’ingresso del Comune per poter dare il benvenuto anche a nome dell’Onaf”.
In conclusione il Premio “Trinacria d’Oro 2021.

Qui di seguito breve profilo delle città vincitrici del premio “Città del Formaggio 2021”
Bergamo è capoluogo della provincia che, a livello europeo, conta il maggior numero di formaggi Dop, oltre a numerose Pat e altri formaggi. La città ha ottenuto dall’Unesco riconoscimento per il patrimonio storico-culturale legato alla produzione di formaggio, che occupa un ruolo fondamentale nell’economia bergamasca. Dal 2015 Bergamo ospita “Forme”, manifestazione dedicata all’arte casearia italiana d’eccellenza.

La zona intorno al Lago di Bracciano è sede di una nutrita comunità di allevatori e casari. Alcuni di loro hanno fondato l’Associazione Formaggi Storici della Campagna Romana con lo scopo di riportare in vita formaggi di cui si erano perse le tracce e hanno svolto un importante lavoro sulla qualità del latte crudo, sui coagulanti vegetali (in particolare quello ottenuto dai fiori del cardo selvatico) e sulla stagionatura naturale in grotte di tufo. Sono così rinati formaggi come il Pressato a mano e il Caciofiore di Columella, considerato antenato del Pecorino Romano.
Novara di Sicilia, il centro ai piedi della Rocca Salvatesta, è storicamente sede di una nutrita comunità di allevatori e casari. Prodotto di punta del territorio è il Maiorchino, formaggio a latte ovi-caprino misto. A questo formaggio il Comune dedica ogni anno una sagra, durante la quale tra l’altro le forme di Maiorchino vengono utilizzate per il lancio della “ruzzola” in sostituzione del disco di legno usato solitamente per questo gioco su altre piazze

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