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Il Parco Floristella incontra il Rocca di Cerere UNESCO Global Geopark.

Il Parco Floristella incontra il Rocca di Cerere UNESCO Global Geopark.

Il neo Presidente dell’Ente Parco Floristella Grottacalda Piero Patti ha incontrato la dirigenza del Rocca di Cerere UNESCO Global Geopark per riprendere la collaborazione con il Geopark, di cui il Parco è uno dei partner promotori sin dal 2001, nel quadro di una comune visione di sviluppo del territorio. Il Presidente del Geopark Michele Sabatino, il Direttore Marcello Troìa e il Coordinatore scientifico Giuseppe M. Amato hanno illustrato il ruolo importante dei Geopark UNESCO come portatori dei valori profondi dello sviluppo sostenibile, dalla preservazione dell’ambiente e della cultura alla disseminazione dei valori di pace, conoscenza ed uguaglianza, fino allo sviluppo economico e sociale.
Nel Parco Floristella si ripercorre la storia geologica, biologica e umana del territorio isolano e dei suoi abitanti, si coglie l’importanza degli ecosistemi, della geo e bio diversità e di quella culturale evidenziando il ruolo dell’arte, della letteratura e dell’architettura come espressioni della creatività e come contributo al benessere intellettuale, emozionale e spirituale degli esseri umani che hanno bisogno del loro valore estetico e simbolico. Uno scrigno della memoria del territorio, uno degli attrattori più importanti dell’intera Sicilia – è stato ribadito da tutti – che merita un rilancio nei tempi più brevi sia dal punto di vista turistico che da quello educativo.
I due Enti hanno condiviso un percorso di valorizzazione del territorio che fa leva sul ruolo di Gruppo di Azione Locale (GAL) che svolge il Geopark sia come attore chiave a cui l’Unione Europea affida il compito di operare per lo sviluppo economico delle aree rurali che come soggetto individuato dall’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana per le attività di tutela, valorizzazione, promozione, gestione afferenti alla nuova “Rete Cultura” regionale.
La cornice della collaborazione è indicata al Geopark dalla Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO che delinea le principali sfide su tre macro dimensioni: sociale, economica e ambientale, tra loro interconnesse in relazione all’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Un approccio che parte dal superamento della apparente dicotomia fra le definizioni di patrimonio culturale e naturale e che, in accordo ai principi della Convenzione di Faro, consente di operare su livelli di interconnessione territoriali, regionale o macroregionale, ma anche tematici, legando insieme natura e cultura (e dunque scienze naturali e umane) evidenziando, ad esempio, cosa lega un Geopark a sito della World Heritage List o a un elemento del Patrimonio culturale immateriale.

Con questo incontro, afferma Sabatino, le due istituzioni hanno rinnovato l’impegno a collaborare strettamente ed hanno confermato la volontà di proseguire con progettualità condivise soprattutto adesso che la rinnovata presenza di un Presidente e, si spera presto, di un CdA dell’Ente Parco potranno consentire di superare la lunga impasse dei commissariamenti ad acta.

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