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Reddito di cittadinanza percepito indebitamente, indagine della GdF e scattano le denunce

Reddito di cittadinanza percepito indebitamente, indagine della GdF e scattano le denunce

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Enna, in sinergia e collaborazione con l’INPS, nel corso delle attività di monitoraggio, prevenzione e contrasto all’indebita percezione di provvidenze pubbliche, hanno concentrato l’attenzione sui nuclei familiari dell’intera provincia beneficiari del reddito di cittadinanza per i quali, tuttavia, qualcuno dei componenti risultava gravato da condanne penali oppure colpito da misure restrittive della libertà personale.

Tra le posizioni esaminate sono così state scoperte dalle Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria ennese 10 persone che, noncuranti dei vincoli imposti dalla legge e dichiarando il falso, hanno illecitamente ottenuto il reddito di cittadinanza. Il richiedente stesso, infatti, oppure un membro del suo nucleo familiare, all’atto della presentazione della domanda di sussidio, è risultato sottoposto a misure cautelari personali o già condannato per reati di stampo mafioso.

Il danno accertato per le casse dello Stato ammonta complessivamente a circa 90.000 euro.

Tutte le posizioni dei soggetti individuati sono state prontamente segnalate e l’INPS ha disposto la revoca del sussidio e l’attivazione delle procedure di recupero delle somme già indebitamente percepite dai 10 individui cui, grazie all’intervento del Corpo, sono state sospese le erogazioni della misura di sostegno.

Questi ultimi, inoltre, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna e rischiano ora la reclusione da due a sei anni stabilita per lo specifico reato, previsto dalla stessa norma che ha istituto il reddito di cittadinanza (il Decreto Legge n. 4/2019).

L’operazione di servizio conferma il costante impegno della Guardia di Finanza e dell’Autorità Giudiziaria di Enna in favore dell’intera collettività, non soltanto a tutela delle entrate dello Stato, ma anche verso un attento ed oculato impiego delle risorse pubbliche, affinché sia garantito, soprattutto in questo difficile momento di emergenza, l’effettivo sostegno delle fasce più deboli e bisognose della popolazione.

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